Lenola / Ospedale di Fondi, l’amministrazione Antogiovanni non condivide la manifestazione di protesta

Lenola Sanità

LENOLA – L’amministrazione comunale di Lenola non ha partecipato alla manifestazione a difesa dell’Ospedale “San Giovanni Di Dio” di Fondi, tenutasi ieri mattina a Roma davanti la Regione Lazio. E lo spiega in una nota, nella quale dice apertamente che l’atto aziendale salva il nosocomio fondano, anziché depotenziarlo.

Andrea Antogiovanni
Andrea Antogiovanni

“Volutamente – spiega il sindaco Andrea Antogiovanni – non abbiamo aderito alla manifestazione indetta a Roma dai sindaci del comprensorio poiché riteniamo che a Roma, semmai bisognava andarci per ringraziare il manager Caporossi, la conferenza dei sindaci della provincia di Latina e la Regione Lazio, per aver approvato un Atto aziendale che lascia inalterati tutti i servizi presenti nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi e per alcuni versi li potenzia.

Nello specifico si evidenzia che:

– l’Atto aziendale restituisce dignità al presidio sanitario centro (Fondi – Terracina) che la scellerata politica del centro-destra aveva smembrato, con conseguente aggregazione della sede di Fondi all’Ospedale di Formia e la sede di Terracina all’ospedale di Latina;

– il vero dramma del nosocomio di Fondi deriva dalla politica di depotenziamento dell’organico, attuata dalla gestione sanitaria Sponzilli, con il placet dei politici del centro-destra e conseguente trasferimento del primario reparto Chirurgia dott. Baiano e del dott. Viola nella sede di Formia e della dott.ssa Carnevale nella sede di Latina nonchè del dott. Sorrenti, all’epoca primario F.F. del reparto Ostetricia e Ginecologia nella sede di Latina ed ulteriori due ostetriche nella sede di Latina; nonostante la carenza di organico soprattutto della dirigenza medica, i servizi sono andati avanti senza disagi per l’utenza grazie all’opera encomiabile degli operatori sanitari, come il caso della UOC di ostetricia e gonecologia, egregiamente guidata dal F.F. dott. Antonio Soscia;

– le battaglie condotte nei mesi scorsi da tutti i comuni del comprensorio hanno portato alla salvaguardia del Presidio Ospedaliero Centro (Fondi – Terracina), tutelato nell’Atto Aziendale con tutti i servizi storici: Terracina: chirurgia, ortopedia, medicina, pronto soccorso H 24 con O.B.I (osservazione breve intensiva), laboratorio analisi, cardiologia e diagnostica per immagini, nuovi servi di oncologia; Fondi: medicina, ostetricia e ginecologia, pediatria e neonatologia, pronto soccorso H 24, patologia clinica e diagnostica per immagini (H 12), cardiologia (H 06), nuovi servizi di oculistica;

– l’Atto aziendale è stato approvato dall’80% dei sindaci della provincia di Latina, con qualche sparuta astensione provenienti da questo territorio; era il momento, pertanto, di far tesoro di ciò che si era riuscito ad ottenere, deponendo le armi, anche perché trattasi di un piano della durata di un anno e nel mese di Settembre 2015, come ha assicurato il dott. Caporossi, si ritornerà a discutere e a richiedere un eventuale miglioramento dei servizi;

così come annunciato a Fondi dal consigliere regionale Enrico Forte, sono state autorizzate sette nuove deroghe in provincia, di cui tre giungeranno nel nosocomio di Fondi;

– inoltre il Piano triennale approvato prevede investimenti per l’ammodernamento e la ristrutturazione del Presidio Sanitario Centro per oltre 22 Milioni, equamente ripartiti tra le sedi di Fondi e Terracina;

– l’Atto aziendale ha già previsto per Fondi il pronto soccorso H 24 e servizi annessi; non è possibile una duplicazione della O.B.I. all’interno dello stesso presidio ospedaliero, poichè già prevista a Terracina”.