Gaeta / Smantellamento serbatoi Eni, Raimondi attacca l’amministrazione Mitrano

Gaeta Politica

GAETA – “La propaganda di Regime trova nell’Amministrazione Mitrano una delle sue migliori espressioni moderne. E’ di qualche settimana fa l’annuncio, con tanto di visita sul sito industriale con elmetto giallo in testa (Mussolini faceva ridere in confronto), che l’ENI rimuoverà 35 Serbatoi petroliferi dalla Piana di Arzano entro la fine dell’anno.” Lo dichiara l’ex sindaco di Gaeta Antonio Raimondi.

“Siamo addirittura commossi – afferma con ironia Raimondi – per questo successo del nostro Sindaco! Purtroppo le lacrime invece che di gioia sono di dolore per il tempo e la grande occasione di sviluppo che si sono persi. Infatti gli stessi giornalisti hanno ricordato come ‘i primi 9 Serbatoi furono rimossi nel 2012’. A questo punto vale la pena, per far capire a quanta inettitudine ci troviamo di fronte con il Sindaco Mitrano, ricordare i passaggi essenziali di questa vicenda. Il 6 aprile 2011 l’allora Sindaco Raimondi firma la Convenzione tra Comune di Gaeta, ENI e Consorzio Industriale per la dismissione di ben 25 ettari della Piano di Arzano da parte dell’ENI.

Nello stesso protocollo – prosegue Raimondi – vi era, per la prima volta, l’impegno dell’ENI a delocalizzare anche il famigerato Pontile Petroli che si trova nel bel mezzo della Città. Tale Protocollo firmato è arrivata dopo 23 anni di inutili tentativi (dal lontano 1988). Il Protocollo veniva ratificato in Consiglio Comunale (quando il Consiglio aveva ancora una funzione democratica) il 17 maggio 2011 con i voti anche dell’Opposizione eccetto un contrario ed un astenuto (l’allora Consigliere Rosato che oggi insieme al Sindaco indossa l’elmetto giallo): fu un Protocollo ed un voto storico! Nacque il Tavolo Tecnico presieduto dal Sindaco di Gaeta, che giustamente doveva essere il Dominus della partita in cui era in gioco il futuro della Città.

Il Comune di Gaeta si è attivato per tutte le concessioni edilizie per trasportare a Casalarga le attività ENI, il Consorzio Industriale si è attivato per un Concorso di idee per lo sviluppo dell’Area e per l’attribuzione dell’incarico al Prof. Purini e Prof. Miano per redigere il Piano Particolareggiato dell’Area sotto le Direttive del Comune e dello stesso Consorzio, l’ENI si impegnava ad iniziare l’opera di smantellamento dei Serbatoi (i primi 9 furono rimossi tra gennaio e febbraio 2012 ed era pronta una seconda gara per rimuoverne altri 11) e di bonifica del territorio appena redatto Il Piano Particolareggiato.

A Novembre 2011 l’ENI organizzò un Seminario per spiegare agli Amministratori e alla Cittadinanza in cosa consisteva la bonifica ed i relativi metodi (quando a Gaeta ancora vigeva la Trasparenza). Il Tavolo Tecnico si riuniva praticamente una volta al mese per andare spediti su tutte le questioni.

Nel maggio 2012 Gaeta cambia Amministrazione e si insedia il Sindaco Mitrano, il quale nel programma elettorale e poi di mandato (votato dai suoi Consiglieri l’11 luglio 2012) diceva “bisogna rivedere il Protocollo dell’ENI per ottenere più cose, in particolare delle aree da adibire ad impianti sportivi”. Tutta fuffa come questi 5 anni di malsana Amministrazione! Il risultato è che è rimasto tutto bloccato: nel 2012 (quindi 4 anni fa) si sarebbero smantellati tutti i serbatoi e sarebbe iniziata la bonifica del territorio.

Oggi avremmo già avuto aree a disposizione per svariate cose: impianti sportivi, grande area di parcheggio di smistamento, aree retro portuali, primi insediamenti produttivi, area verde e parco giochi per il quartiere della Piaia, l’area per la delocalizzazione del Mercato settimanale. Infatti, a dimostrazione della malafede dell’Amministrazione Mitrano, l’Area per gli Impianti sportivi era già contemplata nella prima bozza di Piano Particolareggiato (le carte sono agli atti). Mi piacerebbe sapere dal Sindaco cosa ha ottenuto in più dall’ENI rispetto al Protocollo 2011 e se questo addendum (ma non c’è proprio niente) sia passato in Consiglio Comunale.

Un’altra domanda che evidenzia la totale assenza di visione di futuro della Città: se gli impianti sportivi dovevano essere fatti in quell’area, perché l’Amministrazione Mitrano ha acceso un Mutuo per la Tribuna Coperta al Riciniello e ha messo in cantiere la costruzione di un Palazzetto dello Sport (lillipuziano) a via Venezia?

Antonio Raimondi conclude “ci troviamo di fronte al più goffo tentativo di far passare un clamoroso fallimento in una piccola vittoria di chiaro stampo elettoralistico. La Storia, quella vera, non si fa con gli omminicchi, ma con chi ha la statura morale, intellettuale e politica di guardare al futuro e alle future generazioni senza propri tornaconti personali.”