Gaeta / Dove finisce la raccolta differenziata (seconda parte)

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GAETA – Dove finisce la raccolta differenziata? Seconda puntata per l’inchiesta di Temporeale.info, nata dalle domande di un nostro lettore. Dopo la fotografia sullo stato della raccolta rifiuti a Formia scattata insieme all’assessore all’ambiente Claudio Marciano, è ora la volta del Comune di Gaeta. In questi mesi il raggiungimento degli standard previsti dal capitolato d’appalto era rimasto indietro e la mancata effettuazione di alcuni servizi aveva spinto il dirigente a comminare diverse multe. Incomprensioni che paiono oggi superate, anche perchè la Ecocar, privata per alcuni mesi dal presidente dell’autorità anticorruzione Raffaele Cantone della gestione del cantiere di Gaeta ne è ora rientrata in possesso grazie ad un provvedimento del tar.

A fare il punto sul raggiungimento degli obiettivi contenuti nel capitolato d’appalto e sull’intera catena di smaltimento e recupero dei rifiuti sono in questo caso l’assessore Alessandro Vona ed il direttore amministrativo Ecocar per Gaeta Emanuele Savo.

“Attualmente il porta a porta è stato esteso a 12.000 famiglie. Abbiamo istallato 10 isole ecologiche “ad accesso controllato” (sono utilizzabili solo dai residenti che hanno un badge identificativo) mentre altre saranno istallate proprio questa settimana nell’area a nord ovest dalla città. Il sistema permette tra l’altro di identificare anche il tipo di conferimento effettuato”.

Un lettore di temporeale.info paventa che la raccolta differenziata sia inutile perchè i rifiuti vengono mischiati in discarica. Che quantitativi assicura la raccolta differenziata?

“La percentuale di differenziata raggiunta si attesta invece sul 30%, ma è in crescita. Non c’è interesse a mischiare i materiali raccolti. C’è infatti un guadagno dal conferimento delle varie frazioni, tranne che per l’umido ed il vetro. L’intero percorso dei rifiuti è tracciabile: i materiali differenziati sono conferiti presso la ditta Del Prete (Sermoneta), la frazione di umido presso la Sep di Pontinia, gli sfalci di potatura presso la Samace di Sabaudia. L’indifferenziato è smaltito invece dalla Saf di Colfelice, in provincia di Frosinone”.

A che punto è la rimozione dei vecchi cassonetti?

“Sono stati eliminati tutti i cassonetti all’interno del centro abitato. Rimangono ancora quelli lungo la strada regionale Flacca, fino alla piana di Sant’Agostino. Rappresentano circa un quarto del totale e verranno rimossi a breve”.

Le critiche certo non mancano. Gli ingombranti per strada, nonostante tutto, compaiono sempre, anche se i vigili urbani hanno cominciato ad “appioppare” le prime multe. C’è poi chi si lamenta per i contenitori di pile esaurite scardinati. Cosa si prepara per l’estate, periodo tradizionalmente critico?

“In prossimità della stagione estiva per potenziare il servizio saranno messe a disposizione alcune isole ecologiche mobili presso le quali si potranno recare solo i residenti muniti di tessera sanitaria. In questo caso si potranno conferire anche rifiuti ingombranti, prodotti farmaceutici, batterie ed olii usati. Verranno messi anche distributori automatici di sacchi di plastica deperibile. Per quanto riguarda invece le attività commerciali stiamo predisponendo delle isole interrate dove smaltire le quantità di rifiuti in eccesso”.