Formia / Acquacultura, il Consiglio Regionale collega la disciplina per il rilascio delle autorizzazioni alla legge per la cura delle bellezze laziali

Formia Politica

FORMIA – Un passo in avanti verso l’applicazione delle tutele previste dall’Area Sensibile. Nell’ambito dell’approvazione della legge tesa alla valorizzazione e cura delle ricchezze e bellezze laziali e al recupero del suo immenso patrimonio storico, il Consiglio Regionale ha inserito quale intervento collegato la disciplina del rilascio delle autorizzazioni per gli impianti di acquacoltura e mitilicoltura sulla costa. L’iniziativa, proposta dalla Consigliera regionale Marta Bonafoni, su sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Formia, è stata votata all’unanimità dall’Assise regionale.

Mariarita Manzo
Mariarita Manzo

“L’atto – spiega l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo -, nel quadro della pianificazione regionale, impegna il Presidente Zingaretti e la Giunta a mettere in campo le azioni necessarie alla delocalizzazione off-shore degli impianti di itticoltura e mitilicoltura e, allo stesso tempo, ad aprire un tavolo con il Comune di Formia per dar seguito alla legge regionale n. 116 del 2010. Norma che istituì il Golfo Area Sensibile, disponendo lo spostamento a largo di gabbie e filari. Si tratta di un tema che il Comune di Formia ha sempre considerato fondamentale e che il nostro Assessorato ha più volte sostenuto e riproposto con l’obiettivo di sollecitare l’attuazione della norma, rimasta per troppo tempo inapplicata.

L’auspicio è che l’intervento del Consiglio regionale sia il primo passo verso la piena attuazione della legge. Nell’ambito della pianificazione degli interventi per la tutela delle acque costiere del Lazio, individuando i siti più idonei a svolgere le attività di acquacoltura e mitilicoltura, si dovrà procedere in via sperimentale alla delocalizzazione degli impianti.

Inoltre – conclude l’Assessora – non deve essere trascurata l’esigenza di un ampliamento dell’area sensibile a tutto il Golfo di Gaeta, da Monte Orlando fino alla foce del Garigliano. Parteciperemo al tavolo con la Regione al quale vorranno certamente prendere parte anche i Comuni limitrofi, in particolar modo Gaeta e Minturno”.