Fabrizio Picozza

Latina / Picozza (Città Forte): “Latina deve diventare una città a misura di bambino”

Latina Politica

LATINA – «Latina deve diventare una città a misura di bambino con la creazione di spazi e contesti ambientali adatti per i più piccoli». Lo dichiara Fabrizio Picozza, candidato della lista Città Forte che sostiene la candidatura a sindaco di Enrico Forte.

«Se vogliamo immaginare il futuro di Latina – sottolinea – non possiamo non pensare a migliorare il rapporto, oggi difficile, tra la città e i bambini che ci vivono. Migliorare Latina assumendo i più piccoli come parametro della qualità della vita e del benessere più in generale é la strada giusta per rendere la città a misura di tutti i cittadini. I bambini rappresentano il futuro di Latina e una buona amministrazione ha il dovere di restituire loro le opportunità di vivere gli spazi della città, ripensando l’ambiente urbano e trasformandolo se e dove necessario, il tutto coinvolgendo le istituzioni, le forze produttive e le forze sociali.

Attualmente Latina offre ai bambini ben poche possibilità di muoversi autonomamente caratterizzandosi per la carenza di spazi di gioco attrezzati e sicuri: le aree mentre i parchi di quartiere versano per lo più in una condizione di degrado che li rende assolutamente poco agibili. Ripensare ad una città che sia a misura di bambino significa anche favorire la mobilità, iniziando dai percorsi casa-scuola, immaginare interventi strutturali seri sulla viabilità che privilegino la pedonabilità e la ciclabilità delle strade cittadine.

Il tutto integrato con iniziative di animazione in particolare nel centro storico che possano riportare anche i più piccoli a vivere la città, magari anche con un mercatino ad hoc per bambini con cadenza mensile che potrebbe essere un’occasione di socializzazione e dialogo tra generazioni diverse. Puntiamo insomma – conclude Picozza – a ribaltare i risultati di tutte le classifiche, anche quelle che collocano Latina tra le ultime città in Italia rispetto alla vivibilità per i bambini».