Terracina / Vladimiro Alfano solleva dubbi sul nuovo impianto di mitilicoltura

Politica Terracina

TERRACINA – Nei giorni scorsi la Regione Lazio ha espresso un parere favorevole alla realizzazione di un impianto di mitilicoltura situato di fronte al litorale di Terracina prima del fiume Sisto. Il Comune di Terracina ha già formalmente deliberato la sua contrarietà all’impianto, ma evidentemente la Regione non ha ritenuto sufficientemente valide le argomentazioni della delibera.

“Quello che mi lascia perplesso – ha dichiarato Alfano, candidato nella Lista Nicola Procaccini Sindaco – è il comportamento della Regione che nel caso di Gaeta, sembra preoccupata dagli impianti di mitilicoltura, per Terracina, invece, esprime un parere favorevole alla realizzazione, per di più di un impianto di notevole estensione.

Ritengo che il litorale di Terracina a causa della sua posizione geografica (Promontorio del Circeo) sia geograficamente molto simile al litorale Gaeta – Formia, già dichiarato zona sensibile, ed abbia forse lo stesso problema di ricambio delle acque. Le foci dei due canali Sisto e Portatore apportano già elevati livelli di eutrofizzazione con l’acqua sulla costa che diventa di colore verde e creano già non pochi problemi alla balneazione ed al turismo estivo.

Inoltre, come stabilito dalla Regione stessa per il golfo di Gaeta, lo scarso ricambio delle acque amplificherà il problema del carico eutrofizzante derivante dagli impianti di mitilicoltura, e tale carico a causa delle correnti marine predominanti non finirà inevitabilmente sulle acque antistanti le spiagge del litorale di Terracina? E infine, perchè la Regione definisce il bordo esterno della zona sensibile di Gaeta, al di fuori del quale debbano essere ricollocati gli impianti esistenti di mitilicoltura considerando anche le correnti marine, approssimativamente a circa 4 km dal litorale di Formia mentre invece per l’impianto di Terracina siano sufficienti solo 3,35 km dalla costa? Confido che ci governi sappia il fatto suo e che non si ripeta la storia del golfo di Gaeta con le aziende che si vedono ora costrette a ricollocare gli impianti chissà dove”, ha così concluso Alfano.