Impianto di dissalazione per le isole pontine, interrogazione in Regione Lazio del Movimento 5 Stelle

Politica Ponza Ventotene

ROMA – Nella giornata di ieri i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno depositato un’interrogazione regionale urgente, avente per oggetto: “Chiarimenti sul finanziamento disposto dalla Regione Lazio per un ammontare di 17.800.000,00 euro per la realizzazione di un impianto di dissalazione per isole pontine”, proposta dal Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina.

L’interrogazione regionale, a firma dei consiglieri Gaia Pernarella, Silvia Blasi e Devid Porrello, è stata richiesta per fare chiarezza una volta per tutte sulla gestione “allegra” dei finanziamenti pubblici a favore di Acqualatina, che da un lato pretende bollette esorbitanti per la realizzazione del piano pluriennale degli investimenti, e dall’altro chiede e ottiene finanziamenti pubblici per opere che i cittadini hanno già pagato con le loro bollette dell’acqua.

Il Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina ringrazia i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle per essersi prontamente adoperati per la presentazione dell’interrogazione, nella speranza che prima o poi emerga chiaramente la verità dei fatti.

Per anni hanno chiesto soldi sulle bollette dell’acqua per la copertura economica del piano degli investimenti, dove era prevista la realizzazione dei  dissalatori per i comuni di Ponza e Ventotene, e per anni hanno rinviato la realizzazione dell’opera pur avendo introitato i soldi necessari per l’esecuzione dei lavori. Ora quelli di Acqualatina se ne escono fuori con la storia che “non sono mai state inserite in bolletta voci relative alle isole, tanto come voci di investimenti che, tantomeno, come costi operativi, ed è chiaro, quindi, che gli utenti non hanno mai pagato alcunché per tali servizi”.

Evidentemente ci hanno preso tutti per cretini. E’ ovvio che in bolletta non avete mai trovato le voci relative ai dissalatori, così come non avete mai trovato alcuna voce per “pagamenti per il presidente e il consiglio di amministrazione”, oppure “pagamenti per incarichi, consulenze e affidamenti”, oppure infine “pagamenti a favore di ditte appaltatrici senza bandi pubblici”. Ma è evidente che la realizzazione dei dissalatori, essendo un’opera inserita in Bilancio fin dal 2002, deve essere pagata con la copertura di Bilancio, ovvero con gli introiti delle bollette dell’acqua.

Ora finalmente conosceremo la verità e la Regione Lazio sarà costretta a rendere conto di tutto ciò. E finalmente la truffa di Acqualatina e dei sindaci della provincia sarà svelata a tutti i cittadini. Zingaretti sarà costretto ad ammettere che quella dei dissalatori delle isole pontine è una brutta storia di cui la Regione è complice.

Sia chiaro: il Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina vuole che i dissalatori a Ponza e Ventotene siano realizzati al più presto –  conclude il comunicato di C.S.L.C.A – ma con i soldi che Acqualatina ha indebitamente distratto negli anni per reggere un carrozzone che non ha mai avuto ragione di esistere. Se non per “motivi politici”.