Formia / Nasce il Comitato Civico per il NO al referendum sulle modifiche della Costituzione

Attualità Formia

FORMIA – Come sta avvenendo in tutta Italia, anche il Sud Pontino intende costituire un comitato civico per il NO nel referendum confermativo sulle modifiche della Costituzione, che sono state imposte dal governo Renzi al parlamento.

Giovedì 10 marzo alle ore 10.00  presso la Sala Falcone Brsellino si terrà un’assemblea pubblica per la costituzione del comitato sud pontino per il No al referendum confermativo alle modifiche della Costituzione approvate in Parlamento.

La riforma Renzi – Boschi stravolge radicalmente l’impianto della Costituzione del 1948 – basata sui fondamentali principi della partecipazione democratica, della rappresentanza politica e dell’equilibrio tra i poteri – concentra il potere nell’esecutivo, riduce la partecipazione democratica e incide sulla sovranità popolare, sulla rappresentanza, sul diritto al voto.

La riforma della Parte II della Costituzione è inaccettabile sia per il metodo che per i contenuti, e lo è ancor più in quanto strettamente connessa con la legge elettorale recentemente approvata.

La riforma indebolisce in maniera significativa il ruolo del Parlamento, anche perché la nuova legge elettorale, l’Italicum, che vale solo per la Camera, restringe di per sé lo spazio e la rappresentatività delle forze politiche e consegna il Parlamento alla voce unica del Partito di maggioranza relativa.

Tra l’altro, con le nuove norme elettorali, il Parlamento sarà composto da deputati nominati dai partiti e non scelti democraticamente dal voto popolare.

Il Senato non viene abolito ma perde la sua elettività in quanto sarà composto da sindaci e consiglieri regionali.

Le modifiche della Costituzione e l’approvazione della legge elettorale sono contrassegnate inequivocabilmente da un disegno che concentra il potere nelle mani dell’esecutivo, rende sostanzialmente inefficace la rappresentanza politica, tenta di imbavagliare il dissenso e di imporre al Paese le decisioni del governo, concentra il potere nelle mani di un uomo solo e indebolisce fortemente il ruolo della democrazia parlamentare.

Diventa quindi oltremodo mobilitarsi per spiegare le ragioni del No alla riforma costituzionale.

Saremo chiamati è un referendum che, ci teniamo a precisare, è sui “Valori” della Repubblica e della democrazia e non pro o contro il governo.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.