Frosinone / Confimprese, Guido D’Amico: “Bene la proposta di Amata sulle aree di crisi”

Attualità Economia Frosinone

FROSINONE – «Sostengo pienamente la posizione del vicepresidente della Provincia Andrea Amata sulla necessità del riconoscimento del frusinate come area di crisi. Ha ragione: sulla falsariga di quello che è successo per il Piceno, sarebbe fondamentale pure per la nostra provincia ottenere il riconoscimento di area di crisi complessa da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

andrea amata

Perché questo significherebbe poter usufruire di finanziamenti nazionali straordinari. Non posso che ribadire quanto detto giorni fa: “Per una situazione straordinaria occorrono misure straordinarie. La crisi economica, occupazionale, produttiva e sociale della provincia di Frosinone è una malattia grave che sta logorando il territorio: non può essere debellata con le aspirine, servono gli antibiotici, una vera cura da cavallo.

Per questo avevo proposto di puntare sull’istituzione di aree di crisi. Ribadisco che si dovrebbe lavorare per far decretare lo status di area di crisi dove, per esempio, doveva sorgere l’Interporto. I parametri sono obbligati: chi investe in quell’area, creando occupazione, deve avere degli incentivi, non deve pagare le tasse per un certo periodo, degli sgravi contributivi per chi assume e deve avere la garanzia di un azzeramento del percorso burocratico.

La proposta di Andrea Amata amplia addirittura la prospettiva. Questo territorio ha bisogno di riqualificare le aree industriali, di riconvertirle, di puntare sulle infrastrutture. Soltanto così si potrà sperare di creare occupazione. Bene pure l’apertura di Amata sulla necessità di sottoscrivere un altro Accordo di programma, maggiormente calibrato sul tessuto socio-economico territoriale.

Il percorso è obbligato: fare squadra. Non soltanto nel campo della politica, ma pure in quello delle associazioni di categoria, delle forze sociali, dei sindacati. Perché è inutile prenderci in giro: soltanto unendo le forze, come hanno fatto nel Piceno, si possono ottenere risultati. Pesando maggiormente a Roma, dove le decisioni vengono prese.»

E’ quanto dichiarato dal presidente di Confimprese Guido D’Amico.