Gaeta / Un frantoio per il rilancio dell’economia agricola

Economia Gaeta Itri

GAETA – Un frantoio per risollevare l’economia agricola e rendere merito alla storia di Gaeta. L’appello del segretario Acli Libero Mancini avviene in un’annata particolarmente favorevole per la cultura olivicola e la produzione di olive ed olio, sotto la presidenza della Capol (l’organizzazione pontina dei produttori di olive) proprio un gaetano, Cosmo Di Russo. “Sin dal 1400 – scrive Mancini – la famiglia Oliva viene annoverata tra i Nobili della Città di Gaeta. Nel 1560 fu aggregata al Seggio di Gaeta rappresentata dal nobile Domenico Oliva; a uno dei discendenti, Lopes de Oliva, re Filippo II affidò la regia dogana del sale; sposò Lucrezia Gattola; nel 1771 la famiglia Oliva fu ricevuta nell’ordine di Malta per avere come quarto avo il Cavaliere Giuseppe De Vio, patrizio di Gaeta.
Nel 1819 il nobile Niccolò Oliva, patrizio gaetano, fu sindaco di Gaeta. Il “Sedile di Gaeta” (detto degli Ulivi) si teneva nella casa privata della famiglia Oliva , in Via Docibile.
Nell’elenco ufficiale nobiliare italiano del 1922 vi è iscritta la famiglia Oliva con il titolo di nobile di Gaeta in persona di Nicola e Domenico e lo stemma araldico del nobile Oliva rappresenta un albero di oliva nero”.
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“Inoltre:
 Il territorio di Gaeta è stato caratterizzato per secoli dalla presenza di vaste estensione di uliveti;
 Nel periodo 1538 -1553 l’amministrazione civica nel suo territorio e distretto descriveva le vaste coltivazioni degli ulivi nel territorio comunale;
 Il Codex Gaetano tratta spesso di vigneti ed uliveti come colture diffuse nel nostro territorio
 Gli Statuti della Università di Gaeta garantivano in vari articoli la protezione e salvaguardia delle piante di ulivo;
 L’assedio di Gaeta del 1860 – 1861 causarono i danni peggiori alle piantagioni di ulivo usate dai Piemontesi per scaldarsi dal freddo ed abbatterono centomila olive e carrubi, patrimonio della zona;
 Nel 2010 fu pubblicato il “Catasto onciario di Gaeta” a cura di Antonio CESARALE, Di Ciaccio e Magliozzi;
 L’esportazione di olio e Olive di Gaeta avvenne ed avviene tuttora in tutto il mondo ed a ciò contribuisce l’accresciuta produzione delle colline di Itri – Formia – Maranola –Fondi e Lenola ed è in corso il riconoscimento Dop da parte della Regione Lazio unito al progetto dell’area geografica dell’Olio Delle Colline Pontine in cui Gaeta ha diritto essere inclusa attraverso l’iter dettato dalla CEE ed i gaetani hanno il diritto – dovere di dotarsi di un Frantoio non dimentichi che nel proprio territorio ne esistevano circa una ventina ben descritti nel volume Gaeta e le sue olive edito dal compianto Mons Paolo Capobianco”.