Gaeta / Farmacia Comunale, speculazione privata: l’attacco di Rifondazione Comunista

Gaeta Politica

GAETA – Il circolo “Mariano Mandolesi” del Partito della Rifondazione Comunista, che da sempre si è battuto per l’istituzione di una farmacia comunale pubblica, come può essere visionato dal programma elettorale delle ultime amministrative, scaricabile dal blog prcgaeta.blogspot.it, non ha potuto fare a meno di seguire le ultime vicende del bando di gara, ogetto di un esposto dell’Associazione antimafia Antonino Caponnetto ai Prefetti di Roma, Napoli, Salerno, Caserta e Latina.

Di pochi giorni fa è la smentita del consorzio COFIAL, costitutosi tra i comuni di Bracciano, Castel Madama, e Gaeta, per la selezione attraverso bando pubblico di un socio privato per la gestione delle farmacie nei tre diversi comuni laziali, che definisce false e strumentali le accuse della Caponnetto. Gestore privato che dovrà apportare l’80 per cento dei 520 mila euro necessari per la costituzione della “Laziofarma – Farmacie Pubbliche Laziali S.p.A.”, società a capitale misto, che assumerà il rischio imprenditoriale insieme ai Comuni, per quanto possa essere rischioso aprire e gestire una farmacia, ma soprattutto si occuperà interamente della riscossione dei dividendi.

Non sappiamo se il problema sia di natura legale come sottolineato dalla Caponnetto, saranno gli inquirenti a decretarlo non l’autocertificazione di un consorzio nato ad hoc, rimane però indifeso il principio politico, nel silenzio finora più assoluto delle opposizioni consiliari, secondo cui la sanità, come l’istruzione, l’acqua, i servizi cimiteriali, l’illuminazione e tutti i beni comuni devono essere pubblici, e non soggetti alle leggi di mercato. Principio che da oltre 30 anni sembra aver ceduto davanti alle privatizzazioni selvagge dell’ideologia dominante: il Neoliberismo.

E’ paradossale inoltre che l’unico consigliere comunale, nonchè capogruppo di Forza Italia, ad essersi opposto a tale procedimento con una serie di diffide, faccia parte invece della maggioranza, a testimoniare la più volte da noi evidenziata disomogenità di questa amministrazione, unita solo da interessi economici personalistici e per il bene di pochi a discapito dell’intera comunità cittadina, che persino quando si tratta di istituire un provvedimento a prima vista utile e necessario alla città, non si fa problemi a permettere che dei privati ci speculino sopra”.