Pulizia scuole a Latina e Frosinone, Miur avvia indagine

Cronaca Latina

LATINA – C’è qualcosa di non chiaro nell’appalto pubblico che riguarda i mille lavoratori che garantiscono le pulizie nelle scuole della Provincia di Frosinone e Latina: “Più volte abbiamo denunciato irregolarità nella gestione di questo appalto da parte dell’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) Ma.ca, Servizi Generali e Smeraldo” affermano le organizzazione sindacali locali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, ma nessuno vuol prendersi l’onere o la responsabilità di intervenire.”

Dopo 20 mesi dall’avvio di questo appalto, infatti, nonostante le mobilitazioni, le denunce e le vertenze avviate, continuiamo ad assistere ad uno scarico di responsabilità: dalle istituzioni locali ai Ministeri, dal Miur, alla Consip e dalla Consip al Ministero del Lavoro che in una situazione così grave rispetto ad una non corretta gestione dei soldi pubblici, continuano a prendere tempo e a non intervenire.

“L’aggiudicazione dell’appalto a questa Ati è partito a febbraio 2014 e da subito i lavoratori hanno subito la riduzione unilaterale dei parametri orari previsti dai Contratti” proseguono i sindacati, “e dopo quasi due anni di pressioni, vessazioni e soprusi che, tra le altre cose hanno portato a centinaia di vertenze ancora in corso presso i tribunali di Latina, Frosinone e Cassino, la situazione è drammatica!”.

Alcuni lavoratori non prendono lo stipendio da diversi mesi e i “più fortunati” hanno ricevuto buste paga da 7 EURO per un mese di lavoro: la tensione e la rabbia ha portato alcune lavoratrici con gravi problemi familiari, a tentare gesti estremi, che fortunatamente non si sono trasformati in tragedia.

La situazione è stata denunciata in tutte le sedi istituzionali e politiche, le Organizzazioni sindacali nazionali e L’Ufficio Scolastico Regionale hanno anche presentato un dossier con tutte le gravi inadempienze di queste aziende che, oltre a non rispettare i lavoratori, non rispettano neanche gli articoli del capitolato di appalto pubblico (verbale del Miur del 16 giugno 2015).

Il Miur ha richiesto un’indagine alla Consip (Centrale Acquisti della Pubblica Amministrazione) particolareggiata rispetto al “lotto 5” (Frosinone e Latina) e sono stati fatti anche due passaggi presso la Presidenza del Consiglio dove, oltre a discutere delle problematiche generali dell’appalto a livello nazionale, si è sollevato il grave problema del lotto 5.

“Le lavoratrici attendono delle risposte” concludono i sindacati, “aspettano nella speranza di non dover far pesare sulla coscienza di chi dovrebbe intervenire una responsabilità sociale e umana molto più grave rispetto a quella di non aver applicato la Legge rispetto ad una non corretta gestione di un appalto pubblico