Gaeta / Sala polivalente no, centro di aggregazione si

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GAETA – Sala polivalente no, centro di aggregazione si. Dopo le polemiche sulla destinazione dell’ultimo piano del palazzo della cultura, ex Caserma Cosenz, ad aule multimediali gestite dalla Fondazione Caboto, arriva una sede alternativa per l’aggregazione dei giovani. Se ne parlava da decenni ma forse i timori di genitori e parrocchie di riprodurre a Gaeta un “centro sociale” troppo movimentato, hanno frenato le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute. Ma i tempi sono ormai cambiati ed il peso del partito democratico e della sua “filiera” si è fatto sentire, attraverso la concessione di un finanziamento regionale di 106.500 euro. “Guardiamo alle Officine Culturali di Formia (sala Falcone e Borsellino) – ha detto Giuseppe Stamegna, segretario provinciale dei Giovani Democratici – come un modello dove i giovani possano esprimersi, dalla musica al teatro”. Di seguito la nota dei Giovani Democratici di Gaeta.
“Nel consiglio comunale del 22 ottobre è stato fatto un grande passo in avanti per la costituzione di un centro di aggregazione giovanile, durante la discussione del punto fissato all’ordine del giorno l’Amministrazione Comunale ha comunicato di aver ottenuto dalla Regione Lazio un finanziamento di 106500 euro finalizzato alla costituzione di una struttura di aggregazione. Oltre ad essere frutto del lavoro nelle sedi istituzionali dei consiglieri Rosato e Narducci questo risultato è in gran parte merito dei Giovani Democratici di Gaeta, che per primi hanno evidenziato l’esigenza e l’importanza dell’istituzione di un centro di questo tipo, riscontrando un ampio consenso in città, soprattutto nelle fasce giovanili,raccogliendo più di 350 firme di concittadini e intervenendo più volte sulla stampa per stimolare il dibattito dell’opinione pubblica sul tema.
Il primo passo è stato fatto, ma siamo consapevoli che dovranno esserne fatti altri per raggiungere il nostro obiettivo, noi Giovani Democratici di Gaeta continueremo a tenere alta la nostra attenzione e vigileremo sull’iter amministrativo per avere nel più breve tempo possibile un centro di aggregazione funzionante e idoneo allo scopo”.