Latina / Vittorio Buongiorno minacciato di morte

Cronaca Latina Top News

LATINA – Vittorio Buongiorno, Caposervizio del quotidiano “Il Messaggero” è stato raggiunto da minacce di morte. L’episodio risale all’11 gennaio 2015 ma è stato reso noto solo ieri, a margine dell’operazione “Don’t touch”, conclusasi con l’arresto di 24 persone tra cui tre appartenenti alle forze dell’ordine. Tra i destinatari dei provvedimenti cautelari c’è anche Gianluca Tuma. Secondo quanto denunciato dal giornalista e confermato dalle indagini del capo della squadra mobile di Latina Tommaso Niglio, Tuma gli si avvicinò nella chiesa di San Marco, in centro città, spiegandogli senza tanti giri di parole che avrebbe potuto fare la stessa fine dei giornalisti francesi di Charlie Hebdo, massacrati per mano dei terroristi dell’Isis solo pochi giorni prima. Buongiorno ha assunto la direzione della redazione di Latina esattamente da due anni. La sua linea e quella del giornale si sono sempre distinte nel trattare le notizie di cronaca in maniera essenziale. A dare fastidio probabilmente – è lo stesso Buongiorno a spiegarlo in una inconsueta prima persona sull’edizione de “Il Messaggero” di oggi, un articolo sui rapporti tra Di Silvio, Tuma e Mantovano. Questa volta non si tratta delle solite “querele preventive” o di qualche risposta piccata rilasciata da un politico a giornalisti troppo invadenti. Nel caso di specie infatti la persona che le ha messe in atto, Gianluca Tuma, è ben conosciuta alle cronache della città di Latina. Diversi gli episodi, prima dell’arresto di ieri, che hanno riempito le pagine dei giornali, tanto che lo stesso Buongiorno, quando si è visto avvicinare da Tuma, non ha avuto dubbi sulla sua identità. Emblematico il caso che lo vide coinvolto nel corso delle indagini per la morte di Vincenzo Bruzzese. Insieme a Giampiero Di Pofi fu convocato dalla questura di Latina per un approfondimento. Ma il colloquio si trasformò presto ben presto in uno scontro tanto che il vicequestore Fabio Ciccimarra fu colpito con una testata, fatti poi confermati nella sentenza di primo grado. La redazione di Temporeale.info manifesta al giornalista Buongiorno la propria solidarietà per quanto accaduto e ringrazia le forze dell’ordine per aver fatto piena luce su una vicenda che, purtroppo, è indice delle crescenti pressioni a cui è sottoposta la categoria in provincia di Latina.

(foto di copertina tratta dal profilo facebook di Vittorio Buongiorno)