L’ultimo verdetto su una vicenda che si trascina da anni non è stato affatto gradito dalla pornostar, pronto ad adire le vie legali per riottenere quanto le è stato tolto
Per arrivare al motivo che ha scatenato la rabbia di una delle pornostar più famose d’Italia (e non solo) bisogna risalire al 2018. Premessa, non si tratta di una vicenda cinematografica o strettamente personale bensì di una questione politica.

Sette anni fa, la Camera dei Deputati, all’epoca presieduta da Roberto Fico (esponente del Movimento Cinque Stelle) ha approvato il taglio dei vitalizi corrisposti ai parlamentari per la loro attività di mandato. Il vitalizio, da indennità fissa a vita, è stato ricalcolato, come accade per i lavoratori dipendenti a fini pensionistici, con il sistema contributivo in base agli anni effettivi di attività parlamentare maturati.
Un cambiamento che si è tradotto in un taglio pesantissimo dell’indennità (anche fino al 90% del precedente importo) soprattutto per i parlamentari in carica nelle passate legislature. La vicenda, in breve tempo, si è trasformata da politica a giudiziaria. Gran parte di coloro che hanno subito il taglio del vitalizio hanno reagito al provvedimento, impugnandolo con una serie di ricorsi, l’ultimo dei quali ha avuto il suo epilogo lo scorso 16 luglio.
La pornostar pronta a denunciare Giuseppe Conte, rivuole il suo vitalizio
L’ennesimo ricorso avverso il taglio dei vitalizi, presentato da 800 ex deputati è stato respinto dal Collegio d’Appello della Camera, una sorta di Corte di Cassazione a Montecitorio. La vicenda, dunque, è formalmente chiusa con le attuali disposizioni di ricalcolo dei vitalizi che restano in vigore. Non certo il verdetto che si aspettavano alcuni ex parlamentari come Ilona Staller, ovvero l’ex pornostar Cicciolina, che aveva ricevuto l’indennità a vita per la sua presenza alla Camera dal 1987 al 1992 come deputata del Partito Radicale.

Per Ilona Staller, la vicenda non è finita qui. Tramite il suo avvocato, Luca Di Carlo, l’ex pornostar ha fatto sapere di essere pronto a denunciare i membri del Collegio d’Appello della Camera nonché Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. Quest’ultimo è “accusato” di aver rivendicato il successo di una battaglia politica fortemente combattuta dal suo partito che ora ha avuto un altro verdetto favorevole anche grazie alla presenza di un esponente pentastellato tra i parlamentari del Collegio d’Appello.
“Quella che è stata una vittoria politica per Conte, è stata una sconfitta per la legalità in Italia – ha spiegato Luca Di Carlo – E’ la più grande violazione di legge mai compiuta dai rappresentanti dello Stato. Quello che è successo non solo va contro i diritti soggettivi ma viola la Costituzione e la sua integrità.” L’avvocato ha ribadito anche come il taglio dei vitalizi non è servito a risanare la giustizia o la malasanità. Anzi – ha concluso – “con i tagli hanno semplicemente aumentato gli stipendi ai politici.” Ilona Staller avrebbe richiesto un risarcimento di 10 milioni di risarcimento danni per il taglio del vitalizio. Somma che, se ottenuta, sarà devoluta in beneficienza.