Formia / Opposizione sulle dichiarazioni di Masiello: “Materiale da Procura”

Formia Politica

FORMIA – Dopo la conferenza stampa di ieri dell’ex Assessore all’Urbanistica Masiello con i consiglieri comunali Ciaramella (dimesso anche lui da capogruppo dal PD) e Zangrillo (dimesso da presidente della commissione urbanistica), il Sindaco Bartolomeo non ha più il diritto di pronunciare la parola “trasparenza”! E’ quanto emerge in una nota a firma dell’ UDC – Generazione Formia.

“Secondo l’avvocato Masiello – si legge in una nota dell’opposizione – il rinvio a giudizio per il crack Formia Servizi, per il quale Bartolomeo non si è voluto costituire parte civile, è solo “una scusa che nasconde motivazioni politiche”. L’ormai ex assessore continua dicendo che “la Formia servizi è stata voluta da Bartolomeo e ho la colpa di aver ratificato l’atto dell’assemblea dei soci che dava mandato per l’aumento dei contratti di consulenza all’amministratore delegato Vernetti”. Tradotto è Bartolomeo, allora Sindaco, che ci ha detto di aumentare gli stipendi di Vernetti; per cui “si tratta quindi di un processo a quella classe politica.”

Passando così alle vere motivazioni che hanno portato all’esclusione di Masiello dalla Giunta dichiara che “ho cominciato a volere capire se il modus operandi della giunta si potesse modificare al fine di operare in maniera legale e trasparente”. Il Sindaco Bartolomeo quindi non opera in Giunta in maniera legale? Non opera in maniera trasparente? Lo dichiarano importanti esponenti del PD locale peraltro partito del sindaco.

Ma non è ancora finita anzi: “i contributi venivano elargiti in maniera non trasparente e ad associazioni dalla dubbia esistenza”. I contributi venivano dati ad associazioni di dubbia esistenza? Queste dichiarazioni sono gravissime il Sindaco deve immediatamente riferire in Consiglio Comunale! E ha ancora il coraggio di parlare di trasparenza?

Sul Prg si consuma infine l’apoteosi della follia. Bartolomeo ringrazia Masiello per il proficuo lavoro svolto sul PRG e Masiello dice che “come tutti non lo ha mai visto, che non vi è mai stato un vero percorso di condivisione sui metodi di gestione del Prg, che sulle aree dismesse tipo Salid ed ex D’Agostino è emerso un netto contrasto tra la sostenibilità della città e l’indirizzo politico. Che tradotto significa un aumento imprevisto delle volumetrie, che noi (Masiello Ciaramella e Zangrillo) non vogliamo e non capiamo.” Praticamente quello che noi denunciamo da più di 2 anni! Probabilmente adesso, senza questi “impiccioni” tra i piedi, il Sindaco si sentirà più libero di andare a Napoli a parlare con i vari (e veri) interlocutori del PRG…

Ed infine, ma non meno importante “non ho mai condiviso col sindaco le affermazioni sull’omicidio Piccolino e neanche la presentazione avvenuta dopo pochi giorni da quel tragico evento. Ciò che più di tutto mi ha sorpreso però è stata la strana e violenta accelerazione che è stata data alla fase di chiusura del PRG a cavallo dei tragici giorni dell’omicidio”. Perché il Sindaco ha avuto l’esigenza di accelerare in quei giorni sul Prg? Nasconde forse qualcosa?

Chi fa queste dichiarazioni è l’ex assessore all’urbanistica Masiello con al suo fianco l’ex capogruppo del PD in consiglio comunale e l’ex presidente della commissione urbanistica; non sono chiacchiere di turisti di passaggio in città, ammesso che ce ne sia ancora qualcuno vista la totale mancanza di una programmazione degli eventi culturali e turistici per l’estate ormai inoltrata.

A questo punto una domanda è d’obbligo: o i tre mentono, e ci crediamo poco in quanto la loro denuncia, anche se tardiva, non fa altro che confermare quanto da noi sostenuto in questi due anni di amministrazione, oppure il Sindaco Bartolomeo gestisce e dispone della cosa pubblica come fosse una sua esclusiva proprietà e questo comporterà sicuramente delle conseguenze non solo politiche!

Altro che trasparenza!

Concludiamo affermando – si legge nella nota – che nonostante il sindaco abbia dichiarato, per giustificare l’estromissione dalla Giunta di chi, a dir suo, voleva solo “leggere” le delibere, che “la città richiede un segnale di trasparenza”, ad oggi noi consiglieri di opposizione non abbiamo ancora le carte del tanto sbandierato PRG.

Attenderemo gli esiti delle famose “consultazioni” che Bartolomeo aveva promesso di svolgere due anni fa con categorie e associazioni del territorio, ma che invece a questo punto, alla luce delle dichiarazioni di colui che era proprio l’assessore al ramo, pensiamo siano state fatte ascoltando solo le “esigenze” di qualche amico del suo “cerchio magico”.

Del resto la stessa SEL, che oggi ritorna all’ovile con l’elemosina della riconferma dell’assessorato, ha parlato da tempo di “comitati d’affari” che condizionano l’agire del sindaco.

E quale miglior affare di un nuovo Piano Regolatore?”