Cassino / “Etica della comunicazione e dell’informazione”, il corso di formazione per giornalisti dell’Ucsi

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CASSINO – La diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo ospiterà un Corso di formazione per giornaliste e giornalisti sul tema: “L’etica della comunicazione e dell’informazione. Il diritto di non mentire”. Nata dalla sinergia tra Ordine dei giornalisti del Lazio, Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) del Lazio, l’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Chiesa locale e la redazione regionale di “Avvenire-Lazio Sette”, la giornata di formazione è stata ispirata dal tema del Messaggio di papa Francesco per la 58esima Giornata Mondiale della Comunicazioni sociali, celebrata il 12 maggio.

Il corso, che si terrà nella “Sala degli Abati” presso la Curia vescovile di Cassino nella mattinata del 28 maggio 2024, fra le 10 e le 13, è accreditato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio per il conseguimento di cinque crediti deontologici. Le giornaliste e i giornalisti intenzionati a partecipare potranno iscriversi sulla piattaforma formazionegiornalisti.it entro il 26 maggio 2024.

Per le tematiche affrontate, sono inclusi tra i destinatari tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado: l’evento formativo, che gode del patrocinio dell’Istituto Teologico “Leoniano” di Anagni, prevede infatti l’esonero dal servizio per il personale docente della regione Lazio (decreto USR Lazio 783/2024).

Al centro la verità nella comunicazione. L’insegnamento di san Tommaso d’Aquino dà l’input, proprio nell’ambito dei centenari della sua canonizzazione e morte, allo sviluppo della tematica nelle sue varie declinazioni.

Introdurranno alla giornata i saluti istituzionali di Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Maurizio Di Schino, presidente dell’Ucsi Lazio e Federica Maniello, portavoce diocesana dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti).

Gli interventi iniziali, sul Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali di quest’anno, saranno affidati al vescovo diocesano mons. Gerardo Antonazzo ed al giornalista Danilo Paolini, capo della redazione romana di “Avvenire”.

Da san Tommaso d’Aquino ad oggi, nelle tre sessioni del corso, si parlerà di etica della comunicazione, di deontologia professionale in rapporto al diritto ed al dovere di non mentire, di cura della verità nell’informazione attraverso le esperienze del territorio. Il trittico sarà aperto dal tomista Antonio Tubiello, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Aquino e docente di Filosofia alla “Pontificia Università Teologica dell’Italia meridionale”. Ivano Maiorella, giornalista e membro del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, curerà la seconda sessione. A dar voce al territorio saranno la giornalista cassinate Maria Cristina Tubaro, addetta stampa della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ed Alessio Porcu, giornalista e direttore del telegiornale della nota emittente locale “Teleuniverso”, responsabile regionale Ansa e docente all’Università di Cassino.

Il tema della cosiddetta “Intelligenza artificiale” pone questioni nuove che impattano direttamente sulla professione giornalistica e sulla deontologia, in molti casi, l’ultima linea di confine a difesa della veridicità dell’informazione e del diritto ad essere correttamente informati. Papa Francesco, sulla scia dei messaggi precedenti, mette l’accento proprio sulle opportunità ma anche sui rischi (Fake news e deep fake, echo chambers, machine learning, social media) di questo nuovo strumento, che dunque necessita di un adeguato aggiornamento a questo nuovo scenario.

A 750 anni dalla morte di san Tommaso d’Aquino, la questione si presenta anche in termini di etica con suggestioni valide ancora oggi per le operatrici e gli operatori della comunicazione. Nella tradizione dei manuali, derivata da san Tommaso d’Aquino, non mentire è un caso particolare del dovere morale di servire il prossimo nella comunicazione di noi stessi e delle nostre conoscenze. La valutazione morale del dire il falso come intrinsece illicitum (atto sempre intrinsecamente illecito) dipende dal fatto che la parola è atto di comunicazione e quindi atto di carità.

Il corso sarà portato alle sue conclusioni da don Alessandro Paone, incaricato regionale per le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale del Lazio. La moderazione dell’iniziativa sarà affidata a don Andrea Pantone, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.