Sud Pontino / False sponsorizzazioni nello sport: false fatture per 17 milioni di euro, 114 indagati

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SUD PONTINO – False sponsorizzazioni con le società sportive. Con questa ipotesi i finanzieri della Compagnia di Fondi, in stretto coordinamento con il comando provinciale di Latina e della Procura di via Ezio, hanno smantellato quello che ritengono essere un sistema di frode messo in atto da parte di numerosi imprenditori. Gli inquirenti, agli ordini del capitano Dario Lauretti, ipotizzano false fatturazioni per oltre 17 milioni di euro, con lo scopo di ottenere non solo l’evasione dell’Iva e delle imposte dirette, ma anche la sottrazione agli obblighi contributivi e previdenziali. L’indagine, che potrebbe conoscere nuovi sviluppi ha coinvolto sinora 114 soggetti tra aziende della zona e associazioni sportive dilettantistiche di svariate discipline (calcio, tennis da tavolo, basket, sci, pallavolo, pallamano e ciclismo) operative nell’intera provincia di Latina e, soprattutto, nel sud pontino, a Formia in particolare.

Avrebbero fatto ricorso – secondo l’ipotesi investigativa condivisa dalla Procura del capuologo – alle “false fatturazioni” per documentare costi fittizi. In questo modo le imprese commerciali abbattevano l’utile di esercizio; le associazioni sportive pagavano le imposte soltanto sul 3% della totalità dei loro ricavi commerciali e versavano l’Iva al 50% sulle operazioni imponibili. Le stesse associazioni sportive avrebbero sottoscritto contratti con le imprese sponsor impegnandosi all’affissione di striscioni pubblicitari presso le varie strutture di gioco e sulle divise degli atleti in occasione di eventi sportivi o mai avvenuti oppure senza alcun impatto mediatico o proiezione esterna: ulteriori irregolarità sono state ipotizzate a seguito dell’esame della contabilità di alcune società sponsor. Ad alcuni degli indagati sono stati sequestrati, al momento, beni di oltre 400 mila euro.

Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale, è stato richiesto dal magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Giuseppe Miliano. Le 114 persone coinvolte sono state denunciate per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e per l’emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: per alcuni dei soggetti è stata anche ipotizzato l’auto riciclaggio, con riguardo al reimpiego del denaro e/o delle disponibilità finanziarie provenienti dall’attività illecita. Oltre a questo, che è il filone principale, ulteriori irregolarità sono state ipotizzate a seguito dell’esame della contabilità di alcune società sponsor, con riferimento a diverse fatture relative sia ad acquisti di materie prime provenienti da società esistenti solo sulla carta, totalmente destrutturate per risorse umane e materiali, spesse domiciliate in luoghi o indirizzi inesistenti, sia alla somministrazione illecita di manodopera da parte di società create al solo scopo di assorbire gli oneri contributivi e previdenziali che altrimenti sarebbero ricaduti in capo alle imprese principali.

L’operazione, che mira al recupero effettivo alle casse dello Stato delle somme illecitamente non dichiarate, conferma la grande attenzione delle Fiamme Gialle fondane e del comando provinciale di Latna al contrasto delle più pervasive forme evasive, contribuendo a preservare la leale concorrenza tra le imprese e a promuovere prospettive di crescita sane del mercato del lavoro e della produzione, a tutela delle libertà economiche di tutti i cittadini e imprenditori onesti.