Isole pontine / Concessioni demaniali nel caos, Mitrano chiede un diverso intervento del Governo

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ISOLE PONTINE – Promuovere la necessità per avviare un “dialogo costruttivo tra le istituzioni e di un approccio serio e risolutivo al problema”.  Non è iniziata sotto una buona stella dal 1 maggio la stagione turistica sul territorio e ai problemi legati alla gestione dei collegamenti marittimi con le isole di Ponza e Ventotene se ne sono aggiunti degli altri soprattutto dopo che due contrastanti sentenze contrastanti del Consiglio di Stato hanno gettano nel caos il settore delle concessioni balneari. Che serva creare una rete tra le istituzioni lo sollecita, più che mai, l’ex sindaco di Formia e ora consigliere regionale di Forza Italia Cosimino Mitrano che, senza peli sulla lingua, lo evidenzia platealmente: “La colpa di questo caos è da attribuire alla mancanza di comunicazione e coordinamento tra le istituzioni”.

Il pomo della discordia è la famigerata direttiva Bolkstein che, secondo alcuni giudici del Consiglio di Stato va applicata subito tentennamenti con i comuni rivieraschi obbligati ad affidare le concessioni demaniali attraverso licitazioni pubbliche. “Le sentenze contrastanti evidenziano la falla nel sistema, dove le diverse sfere del potere non dialogano e non si coordinano, generando incertezza e creando enormi danni al settore – ha osservato Mitrano – Dietro le fredde sentenze e i cavilli legali, dietro le concessioni balneari ci sono persone, famiglie e intere generazioni che hanno dedicato anni di sacrifici per costruire un’attività e offrire un servizio. La loro tranquillità e il loro futuro sono ora messi a repentaglio da un sistema che non funziona. Il Governo, impegnato nelle trattative con l’Europa, si trova ora a dover fronteggiare questa nuova emergenza. È necessario un ripensamento profondo del rapporto tra le istituzioni”.

“È necessario – ha ammonito il consigliere regionale pontino di Forza Italia – un cambio di rotta. Il “caos normativo” a cui si assiste non fa altro che danneggiare l’immagine del Paese, creando incertezza per le imprese e i lavoratori e ostacolando le trattative in corso con l’Unione Europea. Non possiamo permettere che l’Italia sia vista come un Paese incapace di gestire le proprie questioni interne”.

Per Mitrano il governo Meloni “non può limitarsi a mettere pezze con provvedimenti tampone. Serve una soluzione strutturale e definitiva che tuteli il settore balneare, i suoi lavoratori e l’immagine dell’Italia nel mondo. Oltre alle riflessioni, è tempo – ha concluso l’ex sindaco di Gaeta – di azioni concrete per ridare certezze al settore balneare e rilanciare l’immagine dell’Italia come un Paese serio e affidabile, per scongiurare i danni più gravi e tutelare il futuro di un settore strategico per l’economia italiana”.