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Itri / Crisi della Giunta comunale, depositate anche le dimissioni del vice-sindaco Giuseppe De Santis

ITRI – Si sta ingarbugliando non poco la situazione politico-amministrativa al comune di Itri dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione 2024 e le dimissioni dall’incarico di sindaco di Giovanni Agresti. Venerdì mattina ha fatto altrettanto il suo facente funzione, Giuseppe De Santis, che, dopo aver inoltrato giovedì pomeriggio una Pec alla segretaria comunale Margherita Martino, è stato invitato a rassegnare di persona le sue dimissioni da vice sindaco e da assessore all’urbanistica.

“Il mio è stato un gesto di coerenza e di rispetto nei confronti alla decisione del sindaco Agresti di dimettersi dall’incarico – ha dichiarato – Non potevo rimanere un giorno in più in carica nel momento in cui chi aveva riposto la sua fiducia personale a guidare il comune in considerazione del suo precario quadro clinico ha deciso di fare un passo di lato…”

In un clima di grande paralisi e confusione anche il sindaco Agresti è stato invitato a riformulare personalmente le sue dimissioni. Le aveva presentate mercoledì un suo familiare e la segretaria Martino è stata categorica: queste dimissioni vanno protocollate dal diretto interessato del quale va certificata la firma. E non è finita.

La situazione amministrativa sta precipitando. Un altro assessore ad ora di pranzo di venerdì ha deciso di alzare bandiera bianca, dimettendosi. E’ il caso di Gabriella Dragonetti che, eletta consigliera quale candidata espressa da Forza Italia, si è avvicinata al sindaco dimissionario Agresti finendo per essere nominata assessora in occasione del contestato (da parte di Fratelli d’Italia) rimpasto operato lo scorso settembre dallo stesso primo cittadino. La Giunta decapitata può pensare di gestire la sola ordinaria amministrazione nei prossimi 20 giorni in attesa dell’arrivo, per la terza volta in nove anni, del commissario Prefettizio?

L’ex vice sindaco De Santis ha deciso di “staccare la spina” dopo aver respinto al mittente alcune presunte richieste pervenute da ambienti ben precisi dello stesso esecutivo di adottare – addirittura a cavallo del drammatico consiglio di lunedì sul bilancio – varianti al Prg “last minute” per regolarizzare la posizione urbanistica di una nota attività imprenditoriale nella nascente zona artigianale di Itri. E non è un caso che l’ex vice sindaco De Santis ha dato mandato all’avvocato Giuseppe Gallinaro di verificare il contenuto di alcuni post sui social in cui lo stesso ex assessore all’urbanistica veniva etichettato come un “faccendiere”.

“C’è un limite a tutto – ha concluso l’ex vice sindaco – La dialettica politica è un conto, le accuse sulla mia onorabilità ed immagine meritano a questo punto l’intervento della Procura della Repubblica di Cassino”.

In questo marasma resta in piedi la gestione del comune di itri, anche per la sola “ordinaria amministrazione”, nei prossimi 20 giorni, termine entro il quale il sindaco dimissionario Agresti può ancora ritirare la sua decisione definita “irrevocabile”. Ma non è finita. Da martedì è iniziato il count down, sempre della durata di 20 giorni, imposto dalla Prefettura di Latina di convocare il consiglio con lo stesso ordine del giorno della seduta finita in una nulla di fatto relativamente alla mancata approvazione del bilancio di previsione. Per l’ex vice sindaco De Santis, rimasto in carica come consigliere comunale, il presidente d’aula Salvatore Ciccone ha l’obbligo di convocare di nuovo il consiglio (per di più con una doppia convocazione) così come richiesto dal Prefetto di Latina Maurizio Falco. Ciccone, vicinissimo alle posizioni della potente assessora e consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Palazzo, ha risposto a muso duro a De Santis: “Quello che devo fare lo so soltanto io – ha commentato Ciccone – Di certo, non devo prendere ordini da nessuno”. Per Massimo Ranieri…è sempre stato facile interpretare “Brucia la città”.

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