Itri / E’ polemica tra l’ex assessore Serena Ciccarelli e l’ex-sindaco Antonio Fargiorgio

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ITRI – “C’eravamo tanto ….amati”. A 50 anni esatti dall’uscita nelle sale cinematografiche italiane, il film cult diretto da Ettore Scola e interpretato, tra gli altri, da Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Stefania Sandrelli e Stefano Satta Flores potrebbe meritare un doveroso sequel per quanto sta avvenendo in questi giorni nel panorama politico-amministrativo di Itri. “Orfano” del sindaco convalescente Giovanni Agresti e con il suo vice facente funzioni Giuseppe De Santis destinatario di frecciatine avvelenate scoccate da più parti, il comune aurunco è alle prese con un’irrisolta incognita: quando e con chi (la componente di maggioranza di Fratelli d’Italia sarà della partita?) sarà approvato in consiglio comunale il bilancio di previsione 2024.

Alla maggioranza Agresti ma timonata al momento dall’ex candidato a sindaco del Pd Giuseppe Agresti non sono andate giù alcune critiche politiche formalizzate dall’ex sindaco Antonio Fargiorgio che, in qualità di capogruppo consiliare in carica della lista civica “Itri facciamo futuro” aveva evidenziato “una situazione di paralisi, di immobilismo” nel settore Lavori Pubblici e di “attaccamento alla poltrona”. L’attuale assessore al ramo, la forzista Serena Ciccarelli, ora impegnata nella corsa per essere rieletta consigliere provinciale, ha fatto fatica a gestire le perplessità esternate dall’ex sindaco promuovendo un’astiosa polemica a distanza con un preliminare ricordo personale: “Ricordo al consigliere Fargiorgio che rinunciai all’assessorato offertomi all’inizio dell’amministrazione Agresti per divergenze con il sindaco…quindi nessun attaccamento alla poltrona. Io lavoro sempre e solo per il bene comune”.

L’assessora Ciccarelli in effetti è stata assessora (sempre ai Lavori Pubblici) anche nella Giunta Fargiorgio dal 2017 in poi ma ora ricorda gli interventi promossa da lei stessa da quando, dal settembre scorso, è tornata in Giunta con un diverso sindaco. “Sono state asfaltate diverse strade urbane, decespugliate e messe in sicurezza strade di campagna – esordisce – Sono iniziati e sono già terminati: i lavori per la pulizia e messa in sicurezza del torrente Rio d’Itri e quelli per la messa in sicurezza della frana in località Torretta. Sono in corso d’opera, invece, i lavori per la videosorveglianza; la pubblica illuminazione nel centro storico; lo sgambamento in località Giovenco. E se è terminata la progettazione per la messa in sicurezza del torrente in località Paretola per la richiesta di finanziamento, sono stati affidati – ha aggiunto l’assessore di Forza Italia – i lavori per l’asilo in località Rivoli; quelli per l’asilo in località Giovenco. In fase di affidamento, inoltre, lavori per il ripristino della parete in pietra di via Edera e la pavimentazione di una parte della stessa; il rifacimento del manto stradale di via S. Girolamo; i lavori della biblioteca comunale; i lavori per la riqualificazione ed illuminazione dei vasconi siti nella villa comunale. È stato presentato – ha osservato ancora – un progetto per il finanziamento del palazzetto dello sport in località Giovenco (non ottenuto per quest’anno). Presentati inoltre tre progetti per i fondi del PNRR per un totale di quattro milioni e cinquecentomila euro. Ricordo inoltre al consigliere Fargiorgio che i problemi di blackout si sono sempre verificati, anche durante il suo mandato”.

La chiosa finale è degna di un bellissimo spettacolo pirotecnico: “Se questo è immobilismo – conclude pungendo la sempre pugnace Serena Ciccarelli – Consiglio all’amico Antonio Fargiorgio di addurre altre motivazioni. Sinceramente quella dell’immobilismo dell’assessorato ai lavori pubblici proprio non regge”.  La “lista della spesa” dell’assessora Ciccarelli – e c’era da attenderselo – è diventata subito “un assist per me”. A dichiararlo è il capogruppo di “Itri Facciamo Futuro” che è categorico su un aspetto: se questi cantieri sono aperti, il merito è della passata amministrazione, quella Fargiorgio, che li ha promossi e finanziati.

L’ex sindaco di Itri lo tiene a precisare in una nota di replica al suo ex assessora:” I finanziamenti dei lavori che si assumono “iniziati e terminati” provengono dalla mia amministrazione, in particolare quello di 350 mila euro per la Itri-Sperlonga fu l’ultimo atto della mia gestione. Lo stesso dicasi per i lavori in corso d’opera, ovverosia la videosorveglianza e la pubblica illuminazione nel centro storico: basta leggere gli atti amministrativi del periodo 2016-2021 o parlare con gli abitanti del centro storico alto che vennero appositamente convocati in Comune per l’illustrazione del progetto. Anche l’area di sgambamento – precisa l’avvocato Fargiorgio – fu un’idea della passata amministrazione, non realizzata a seguito delle dimissioni rassegnate dai consiglieri comunali (chiaro e polemico il riferimento al comportamento tenuto nel 2021 dalla componente proprio di Forza Italia e, dunque, della stessa assessora Ciccarelli) nelle mani della segretaria comunale, senza avere il coraggio di una discussione in Consiglio, non consentendo così di arrivare a scadenza naturale. I lavori su via San Girolamo saranno eseguiti, se non erro, con una somma di 100mila euro che inserimmo come posta nel bilancio approvato in giunta ad aprile 2021, poi ratificato con i poteri del Consiglio dal Commissario Prefettizio. Sugli altri lavori affidati, sarà utile verificare attraverso quali procedure l’affidamento sia stato effettuato ed a beneficio di chi. Quanto alla richiesta di finanziamento per un palazzetto a Giovenco, sarei molto cauto visto ciò che è successo a novembre 2021. Non vorrei, infatti, che si impiegassero cifre consistenti per realizzare una struttura (che dovrebbe o potrebbe anche servire come centro di raccolta dei cittadini in caso di emergenze) che sorgerebbe in zona critica dal punto di vista idrogeologico. Dei progetti per i fondi PNRR nulla ci è stato detto ed attenderemo che siano erogati e per quali finalità”.

Da ultimo i blackout: “Che si verificassero anche negli anni passati costituisce un’aggravante e non un’attenuante – conclude Fargiorgio non dimenticando di ricorrere al suo mestiere di avvocato – Mi aspetto che gli Uffici applichino le sanzioni che sono contrattualmente previste. Vorrei anche qui fare un accesso agli atti, ma visto come si comporta la maggioranza…Come si vede non è tutto oro quel che luccica…”.

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