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Gaeta / Scuola “Mazzini”: crolla una finestra e si sfiora la tragedia, la denuncia dell’Opposizione consiliare

Attualità Gaeta

GAETA – La vicenda risale a venerdì mattina. Nelle ore in cui il comune di Gaeta inaugurava tra feroci polemiche la rotatoria realizzata davanti il piazzale dell’ex stazione ferroviaria – con tanto di “autocelebrazione da parte dell’assessore al ramo Pubblici Simone Petruccelli dimenticando di aver compiuto, e nemmeno per intero, ciò a cui è preposto, essendo delegato ai lavori pubblici”- nell’altra parte della città, nel quartiere di Gaeta S.Erasmo, si sfiorava la tragedia. A denunciarlo sono i consiglieri di opposizione Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Sabina Mitrano (“Gaeta Comunità di Valore”) e Franco De Angelis (“Insieme con Silvio D’Amante”) che hanno puntato nuovamente il dito contro il discusso operato dell’assessore Petruccelli in seguito al crollo, presso la scuola primaria “Giuseppe Mazzini”, di una finestra di un’aula. Il fatto sarebbe avvenuto dopo due minuti dall’inizio dell’attività didattica e, dunque, solo per un mero e fortunoso caso “è stata sfiorata una vera e propria tragedia”.

La scuola “Mazzini” a causa di “questo assurdo incidente” è tornata a far parlare (negativamente di sé) dopo che è stata “sempre al centro di numerosi proclami, selfie e annunci di interventi e ammodernamenti che nei fatti non sono mai avvenuti – hanno osservato i consiglieri Scinicariello, De Angelis e Mitrano – Ironia della sorte, proprio gli infissi di questa scuola e di quell’aula erano stati oggetto dell’unico intervento realizzato, ma stando all’evidenza dei fatti, visto il crollo, bisogna concludere che siano stati compiuti in maniera inappropriata. Infatti, la finestra dell’aula della scuola Mazzini è improvvisamente crollata sui banchi della classe, a pochi minuti dal suono della campanella e davanti agli sguardi attoniti di bambini che attendevano di entrare, di insegnanti e genitori. Si sono verificati, poi, non pochi disagi allo svolgimento delle lezioni, oltre alla paura per quanto accaduto”. 

E’ stato inevitabile il duro atto d’accusa delle minoranze di centro sinistra sulla gestione complessiva dell’operato dell’assessore ai Lavori Pubblici, in predicato di essere avvicendato – probabilmente dopo il voto per il rinnovo del consiglio provinciale del 9 e 10 marzo, dal suo predecessore Angelo Magliozzi. “L’amministrazione comunali Gaeta – hanno aggiunto i consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis – ormai da dodici anni, continua a promuovere opere dai grandi costi e dai ridotti benefici, o la cui reale necessità resta oscura, vista una realizzazione spesso parziale e confusionaria. Gli esempi sarebbero tanti, dal Molo Santa Maria passando per il Lungomare Caboto, attraversando la “Gran Guardia”, i lavori di nuovo fermi di piazza Risorgimento e dei bagni pubblici all’Avir, finendo alla stessa rotonda prima citata, dove un tratto di viabilità è ancora chiuso con i gravi disagi che persistono in un tratto di città interessato, in questo periodo, anche da altri lavori che rendono quasi impossibile la viabilità e la vivibilità nella zona. A dispetto di ciò, sono invece assolutamente precarie le condizioni di luoghi, invece importanti, come le scuole, in cui gli interventi sono minimi, parziali e in molti casi inappropriati – fanno rilevare i tre esponenti dell’opposizione consiliare- Non è la prima volta che le scuole sono al centro di difficoltà e vittime di una gestione quantomeno poco accorta da parte dell’amministrazione Comunale. Il caso della scuola di Via dei Frassini, il “Plesso Conca”, è ancora emblematico, e dovrebbe ben ricordarlo l’Assessore Petruccelli. Stavolta è toccato alla scuola “Mazzini”, con questo assurdo incidente”.

I consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis si chiedono, in conclusione, dopo il crollo della finestra di un’aula della scuola prmaria “Mazzini” “cosa ha da dire l’assessore Petruccelli! Sarà mica il caso di mettere da parte gli interventi di facciata e cominciare ad intervenire, e bene, per i bisogni reali dei cittadini? Insomma, assessore, qualche autocelebrazione e qualche selfie in meno, perché di “well done” – hanno rincarato la dose – non c’è proprio niente…!”. Purtroppo.