Isole Pontine / Blocco dei prelievi di sangue di routine sulle isole di Ponza e Ventotene

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ISOLE PONTINE – Quando la coperta diventa improvvisamente corta. Potrebbero verificarsi già da lunedì e mercoledì i primi disagi a Ventotene e Ponza per l’interruzione dei prelievi ematici ordinari destinati al centro trasfusionale dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia. Lo ha comunicato il dirigente dell’Asl avente competenza per le due isole pontine Isidoro Scotti in una lettera aperta inviata ai sindaci Carmine Caputo e Franco Ambrosino e i medici di famiglia. E’ venuta a crearsi una situazione provocata dalla decisione della direzione sanitaria dell’ospedale di Formia di avere, dopo due anni, di nuovo la disponibilità di un addetto che, naturalmente munito delle dovute autorizzazioni, trasportava a Ventotene e a Ponza i farmaci necessari alle due comunità isolane e, nel viaggio di ritorno, consegnava al centro trasfusionale del “Dono Svizzero” i prelievi ematici effettuati presso i poliambulatori delle due isole.

Secondo il dottor Scotti i disagi dovrebbero essere contenuti essenzialmente per due ragioni. A giorni sarà completata la gara d’appalto aziendale con cui estendere sul piano territoriale il compito di ritirare i prelievi nelle località della provincia di Latina in cui non sono operativi i centri trasfusionali. Sinora Ponza e Ventotene erano escluse da questa gara in quanto c’era la disponibilità di un dipendente della stessa Asl. Con il suo “richiamo” al Dono Svizzero di Formia la nuova società vincitrice della licitazione dovrà occuparsi anche di trasportare sulle due isole i farmaci e ritirare – come detto – i prelievi di routine abitualmente diagnosticati dai medici di base. Quelli d’urgenza – ha precisato il dottor Scotti – li continueremo ad effettuare presso le nostre strutture ambulatoriali isolane dove il servizio si svolge h24 e 365 giorni l’anno.

Intanto continua incessante il pressing dello Spi (il sindacato dei pensionati) della Cgil che – come annunciato nei giorni scorsi dall’attiva segretaria generale di categoria per le province di Latina e Frosinone Beatrice Moretti – contro le liste d’attesa. Uno dei tre presidi promossi sul territorio del Basso Lazio si svolgerà il 27 febbraio, alle ore 10, presso l’ex ospedale “Monsignor Luigi Di Liegro” e la sede del distretto 5 dell’Asl a Gaerta. La segreteria ha organizzato in preparazione una prima, riuscita e partecipata assemblea presso il centro anziani di via Sarinola a Formia.

Ne seguiranno altre due: il 19 febbraio, alle ore 16, presso il centro anziani di via Amalfi a Gaeta ed il 23 febbraio, alle ore 16, presso l’aula consiliare del comune di Santi Cosma e Damiano. La storica Lega del sud pontino dello Spi Cgil- guidata da Franco Meschino e Augusto Rossi – ha già calendarizzato la distribuzione di materiale informativo per chiedere l’abbattimento delle liste d’attesa mercoledì 21 febbraio, alle ore 9,30 presso i mercati settimanali di Gaeta e Scauri e, il giorno dopo, alla stessa ora, presso il mercato settimanale di via Olivastro Spaventola di Formia.

La Cgil, la sua Funzione Pubblica, lo Spi di Frosinone e Latina e quello della lega di Formia e del sud pontino hanno intanto, promosso una lungimirante “crociata” civica per ripristinare la fruibilità della sede del distretto 5 dell’Asl nell’ex convento dei Cappuccini di Gaeta. Il primo piano – come riportato da mesi da questo portale – è, per esempio, off limits per i disabili. L’unico ascensore ( non sono installati altri ) che permette l’accesso al primo piano della struttura è “ fuori servizio” oramai dall’aprile 2023, impedendo, in concreto, gli spostamenti o la fruizione dei servizi a persone che hanno difficoltà motorie o sensoriali. Se al piano terra la struttura ospita un ambulatorio di fisiokinesiterapia ed alcune attività consultoriali rivolte alla donna ed al bambino, il primo piano al momento è “proibito” ai soggetti portatori di handicap.

La stessa struttura è sede del corso di laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università “Sapienza” di Roma, frequentata da centinaia di studenti e dai loro familiari, in particolar modo in occasione di eventi di fine corso di studi, ovvero in occasione di sedute di esami di laurea. Il primo è strutturato con aule didattiche utilizzate a volte anche per incontri scientifici e convegni medici, ed, al fine di perseguire un continuo miglioramento dell’accessibilità, della qualità dei servizi offerti alla cittadinanza in sinergia con tutte le forze sociali presenti sul territorio, il Distretto 5 dell’ASL di Latina, nel 2021 ha valorizzato la collaborazione delle risorse di sussidiarietà solidali disponibili realizzando, sullo stesso piano, un museo sulle arti sanitarie e sulla bioetica ed una biblioteca scientifica.

“Questi spazi, queste aule, questi locali dedicati alla formazione, informazione, conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio strumentario sanitario e culturale intrinseco nelle origini della struttura ospedaliera di Gaeta- osserva polemicamente il coordinatore della lega del sud pontino dello Spi Cgil, Franco Meschino – possono accogliere ogni cittadino purchè non sia affetto da disabilità. L’unico ascensore utile per recarsi al primo piano è da diversi mesi fuori servizio ed, ad oggi, non si hanno notizie sull’imminente o prossimo ripristino del funzionamento. Come organizzazione sindacale chiediamo un intervento immediato che renda questa struttura accessibile a tutti”.