Formia / “Pepito” ancora in ritardo a scuola, consigliera Villa: “imbarazzante, nessuna soluzione dal Sindaco!”

Attualità Formia
FORMIA – A metà gennaio, la consigliera comunale di Formia, Paola Villa, capogruppo d’opposizione di “Un’altra città- Movimento cinque stelle”, aveva portato all’attenzione della stampa e delle istituzioni – Sindaco Gianluca Taddeo, assessore alla scuola Luigia Bonelli e assessore ai servizi sociali, Rosita Nervino – la storia di “Pepito”, alunno con disabilità di un’istituto secondario di primo grado di Formia che va a scuola accompagnato dal servizio di trasporto urbano predisposto dal Comune ed ogni mattina arriva notevolmente oltre l’orario di inizio lezioni. 
L’attenzione richiamata sulla questione dall’ex-sindaco Villa percorreva l’intenzione di trovare una soluzione, ma qualche giorno fa ha dovuto prendere atto dell’intervento di replica del sindaco Taddeo, che  – commentandolo in una nuova nota –  definisce “vergognosamente messo sul sito istituzionale manca di soluzioni, non rispetta i diritti di un ragazzo di 12 anni, non è degno di chi rappresenta la nostra città”.
” Un ragazzo che frequenta l’Istituto Pollione di Formia, che arriva a scuola mediante il trasporto scolastico per disabili comunale, arriva tutti i giorni con almeno 45-50 minuti di ritardo. E cosa fa il sindaco Gianluca Taddeo? Non trova una soluzione, per lui la cosa importante è offendere sul sito istituzionale la sottoscritta invece che pensare al problema del trasporto e di Pepito” – scrive la consigliera Villa.
Così non si arrende e ribatte ancora al Sindaco, precisando quelle che definisce delle “inesattezze” da lui riferite: “Il ritardo giornaliero del ragazzo si perpetua dallo scorso anno e non da quest’ anno. Quindi aver unito le classi della scuola elementare a quelle della scuola media non c’entra nulla. Pepito non solo arriva in ritardo ma anche alla fine della sua giornata scolastica, è costretto ad aspettare almeno 10-15 minuti per riprendere il pulmino. Fortunatamente solo 10-15 minuti. La scuola ha preso atto delle difficoltà evidenziate dal comune e non risolte, ma la dirigente scrive in attesa di altra soluzione, non scrive va bene così!. Pepito ha il diritto a tutto il suo tempo scuola. Tutto! Pepito perde in 200 giorni di scuola, ossia in un anno scolastico, circa 200 ore di lezione”.
E conclude: “Sindaco forse Lei non lo sa ma la nostra Costituzione dedica ben tre articoli al diritto all’ istruzione e in uno dice “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona…”.