Arce / Omicidio Serena Mollicone, i periti di parte civile confermano la versione della Procura [VIDEO]

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ARCE – Tutto come previsto. Serena Mollicone è stata uccisa il 1 giugno 2001 nella caserma dei Carabinieri di Arce dove il suo cadavere è stato immobilizzato con del nastro adesivo prima di essere ritrovato due giorni più tardi nel boschetto di Fonte Cupa. Condividendo la ricostruzione accusatoria della Procura generale, si sono espressi in questi termini nel corso della sesta udienza del dibattimento, seppur con leggere sfumature di natura scientifica, i periti di due delle sette parti civili ammesse al processo d’appello per la morte e l’occultamento del cadavere di Serena Mollicone.

L’ex comandante del Ris di Parma, il generale Luciano Garofano, dopo aver partecipato alle operazioni peritali in occasione della riapertura delle indagini, ha ricostruito in aula per conto dello zio di Serena, Antonio, la dinamica omicidiaria della morte della studentessa di Arce convivendo le risultanze cui sono giunti i suoi stessi ex colleghi e gli altri consulenti della Procura di Cassino. Anche la criminologa Roberta Bruzzone, consulente di fiducia di un’altra zia di Serena, Armida, ha confermato questa versione sul delitto di Arce aggiungendo un altro particolare.

In qualità di psicologa forense – a suo – dire il brigadiere dei Carabinieri Santino Tuzi disse la verità ad Annamaria Torriero il 28 marzo 2008 in un’intercettazione ambientale registrata alla vigilia del primo interrogatorio del brigadiere di Sora in Procura a Cassino. E, cioè, di aver visto Serena Mollicone entrare in caserma la mattina del 1 giugno di sette anni prima. Questa ricostruzione fu modificata da Tuzi e quando decise di tornare dai Pm di piazza Labriola si tolse la vita con la sua pistola d’ordinanza.

In aula è intervenuto anche il medico legale indicato da uno dei cinque imputati, Vincenzo Quatrale. Il professor Saverio Potenza ha escluso che l’arma del delitto possa essere la porta del bagno dell’alloggio sfitto della Caserma di Arce così come ha fissato l’ora del delitto a 24-36 ore rispetto al ritrovamento del cadavere di Serena.

Si torna in aula il 30 gennaio quando deporranno alcuni periti indicati dai legali della famiglia Mottola – Carmelo Lavorino, Enrico Delli Compagni e Cosmo Di Mille.Il processo d’appello per la morte di Serena Mollicone effettuerà il suo giro di boa nelle tre udienze già fissate per i prossimi 6, 8 e 22 febbraio.

 

Omicidio Serena Mollicone, processo – intervista al criminologo Carmelo Lavorino