Gaeta / Nuovo assetto per l’organico del Comune: l’assegnazione delle deleghe dirigenziali

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GAETA – Cambia la geografia nell’apparato burocratico amministrativo del comune di Gaeta che volutamente ribadisce di essere orgoglioso di un record difficilmente battibile e migliorabile da parte di un ente locale con una popolazione scesa a 19.465 abitanti: avere tre dirigenti dell’area tecnica. Lo ha confermato mercoledì la Giunta approvando la delibera numero 5 che se, sul piano formale ha un carattere e contenuto freddo a cominciare dall’oggetto (“Ridefinizione organigramma, funzionigramma comunale e riassegnazione del personale del servizio”), su quello sostanziale prevede molte cose.

La delibera di fatto rimpiazza quella del 20 dicembre 2022 (13 mesi soltanto), la numero 227, con cui veniva ridefinito l’organigramma ed il funzionigramma comunale. L’esecutivo Leccese non ha fatto altro che confermare l’esistenza e l’operatività di cinque dipartimenti, tre dei quali riguardano l’area tecnica del comune di Gaeta. Uno in particolare, però, non è più lo stesso degli ultimi 13 mesi. Continuerà ad essere diretto dalla dirigente, l’architetto Stefania Della Notte, considerata la più stakanovista e temuta del comune ma anche più attaccata da anni da parte delle forze di opposizione di centrosinistra. La Giunta ha deciso che dovrà occuparsi di Rifiuti urbani, ambiente, ecologia ed ecosostenibilità (da qui l’acronimo di “Rues”) ma le ha privato di due competenze – demanio e Suap – per le quali la disponibilità della professionista non è stata ripagata dall’amministrazione comunale.

Si tratta di competenze per le quali la Della Notte ha ‘rischiato’ personalmente più volte sul piano personale arrivando a collezionare due rinvii a giudizio – vendita del piazzale dell’ex stazione ferroviaria alla “Cavour Immobiliare” e, secondo l’accusa, falsificando la ricostruzione storica del frazionamento catastale dell’ex vetreria Avir grazie al quale l’ex stabilimento industriale è diventato dopo una sentenza del Consiglio di Stato di proprietà comunale – in nome e per conto dell’amministrazione di Cosimino Mitrano.

Ora Stefania Della Notte – e l’ha deliberato mercoledì la Giunta senza ombre di smentita – deve essere ridimensionata e, poiché dopo il danno c’è sempre la beffa, l’esecutivo le ha assegnato la delega di cui l’interessata avrebbe fatto a meno, quella ai rifiuti urbani. Si tratta di un conferimento confermatole (la gestione della gara d’appalto terminata nell’autunno 2022 era stata curata dalla segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione del comune Patrizia Cinquanta) nel momento in cui le ‘attenzioni” investigative della Procura di Cassino sono aumentate con i continui andirivieni nel palazzo municipale di piazza XIX Maggio degli agenti del gruppo di Formia della Guardia di Finanza.

L’interrogativo è d’obbligo: ma qual è stato il prezzo che ha dovuto pagare la dirigente formiana (a fronte di un’omissione o di un’iniziativa amministrativa intrapresa?) quando per la stessa le minoranze erano arrivate a sollecitare il suo trasferimento in un altro dipartimento dopo il rinvio a giudizio per la vendita – ad insaputa del comune di Gaeta- ad un privato del piazzale dell’ex stazione ferroviaria ? Se su quest’ultima querelle tutta gaetana si temono i fulmini della Procura regionale della Corte dei Conti (dopo quella penale di Cassino), l’architetto Della Notte ha sicuramente perso il suo tradizionale e smagliante sorriso quando ha appreso del contenuto della delibera di Giunta numero 5. Sicuramente non è stato lo stesso sorriso con cui la scorsa settimana la stessa dirigente aveva concesso un selfie al suo assessore di riferimento, Diego Santoro, dopo una lettera tutt’altra che garbata e istituzionale di quest’ultimo sulla necessità di fornire alcuni documenti richiesti sull’appalto rifiuti da parte del presidente della commissione Trasparenza del comune Franco De Angelis.

Gli orientamenti politici adottati dalla Giunta Leccese nelle prossime ore saranno trasformati in cinque decreti quanti sono i dipartimenti riconfermati dall’esecutivo. Chi gongolerà sarà senz’altro l’ultimo arrivato, l’architetto Pietro D’Orazio. Vincitore di una selezione promossa dal sindaco Leccese per un incarico a tempo determinato ma pieno, il professionista di Aversa è stato molto audace licenziandosi dal comune di Campodimele dove dal 2020 era assunto a tempo indeterminato dovendo svolgere l’analogo incarico presso le ripartizioni tecniche dei comuni di Sperlonga e Lenola. D’Orazio è arrivato a Gaeta con uno stipendio legittimamente più gonfio e con un portafoglio “monstre” di competenze: Sviluppo economico (ex Suap), Edilizia, attività pianificatoria e patrimonio (Seap). D’Orazio con la definizione dell’organigramma deliberato dalla Giunta Leccese è diventato improvvisamente il dirigente più potente dell’area tecnica avocando a se anche deleghe – Pianificazione urbanistica e Prg – che la stessa Della Notte pensava ottimisticamente di conservare.

La politica ha deciso diversamente per lei così come ha confermato lo “status quo” per Antonio Di Tucci, il responsabile dell’”Isat”, il dipartimento che si occupa di infrastrutture, opere e sviluppo delle azioni territoriali. Si tratta di un altro portafoglio pesante assegnato dalla Giunta (manutenzione, infrastrutture ed opere, Energia e riqualificazione urbana e cimitero) ad un altro dirigente che, come D’Orazio, è “soltanto” vincitore di una selezione fiduciaria espletata nell’autunno 2022 ai sensi del primo comma dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000.

La delibera numero 5 ha confermato inoltre, l’esistenza di altri due dipartimenti di cui sono a capo le due dirigenti considerate le più fidate e fedelissime del sindaco Leccese e del suo predecessore Mitrano. Continuerà ad avere le chiavi della cassaforte del comune di Gaeta Maria Veronica Gallinaro, confermata responsabile del “Pef”, il dipartimento che, trattando la programmazione economica e finanziaria dell’ente, ha competenza anche su ragioneria, tributi, contenzioso tributario, informatizzazione dell’ente (il sistema informativo comunale) e le attività di coordinamento con servizi ed istituzioni esterni.

Tutto confermato, infine, per la guida del “Best” che in inglese ha un significato ma al comune di Gaeta è l’acronimo del dipartimento “Benessere sociale, cultura, turismo e personale”. Lo continuerà a guidare la sperlongana Annamaria De Filippis con un’infinità di sotto deleghe le più importanti delle quali erano e restano le Politiche sociali e giovanili, la scuola, cultura, biblioteche, turismo e sport, pianificazione e sviluppo organizzativo dell’ente e Distretto socio sanitario Lt 5, prossimo, quest’ultimo, a trasformarsi in Consorzio pubblico e a lasciare, dopo sei anni, il comune di Gaeta.