Sud Pontino / Scomparso da novembre in zona Calegna a Gaeta: Dorel Cristian Lita è tornato a casa!

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SUD PONTINO – Il nuovo anno apre con una buona notizia sul fronte scomparse. E’ tornato a casa, a Gaeta, il 33enne Dorel Cristian Lita, la cui scomparsa era stata denunciata dalla madre sul finire del mese di novembre scorso. Fino a ieri, giovedì 4 gennaio, purtroppo solo falsi allarmi, quando poi c’è stato il positivo epilogo col rientro a casa, in zona Calegna, nel pomeriggio di ieri. Con enorme sopresa e sollievo, intorno alle 15, la madre gli ha aperto la porta ritrovandosi di fronte ad un giovane molto dimagrito rispetto alle foto diffuse, con indumenti diversi da quelli con cui era stato visto l’ultimo volta, ma tutto sommato sembrerebbe in uno stato fisico abbastanza buono.

La richiesta d’aiuto era circolata su tutti i social, diversi utenti l’avevano condivisa provando così a dare il loro contributo al ritrovamento e, nelle settimane a seguire, alcune segnalazioni erano arrivate senza che però si rivelassero corrispondenti. Accanto all’attivismo della società civile, l’impegno professionale delle Forze dell’Ordine e l’affiancamento alla famiglia da parte dell’associazione “Penelope”, nella persona dell’avvocato Emanuela Di Marco, referente regionale dell’associazione nata proprio per offrire sostegno psicologico, tecnico e assistenza legale alle famiglie delle persone scomparse.

Ed è proprio lei ad aver diffuso la bella notizia. “Ironia della sorte, oggi, sarebbe stata attivata la ‘cabina di regia’ della Prefettura di Latina, prevista per le persone scomparse” – racconta l’avvocato Di Marco, spiegando che il Piano Provinciale per le Persone Scomparse è fondamentale nella sua immediata attivazione perchè consente di estendere le ricerche oltre i famigliari, i volontari e le Forze dell’Ordine, poichè vengono coinvolte molte più risorse umane su scala provinciale, facendo anche un punto della situazione rispetto alla morfologia del territorio (mare, montagne, laghi, pozzi, fiumi e quante possano essere considerate peculiarità dei luoghi teatro della scomparsa).

“Ovviamente mi unisco alla gioia del rientro in famiglia di Cristian che appare un miracolo visto che concrete segnalazioni e avvistamenti non arrivavano fino a lasciar immaginare pessimi scenari; quindi grande entusiasmo per la famiglia e le Forze dell’Ordine che si sono tanto impegnate”. Al momento, dunque, una grande gioia per famigliari e conoscenti che lo hanno riabbracciato, si cercherà poi di capire cosa siano accaduto, dove sia stato; per il momento, così come chiosa l’avvocato Di Marco: “tutto è bene quel che finisce bene”.