Ventotene / Recupero ex-carcere di Santo Stefano: torna a riunirsi il tavolo tecnico, i dettagli

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VENTOTENE – Affrontare e superare quelle criticità emerse nel corso della lunga conferenza dei servizi ma è giunto il momento di archiviare la stagione dei stop and go’ per arrivare, prima possibile alla realizzazione dell’opera. Aveva una valenza e l’ha confermato il tavolo tecnico, il primo dopo oltre anno, che è tornato a riunirsi finalmente dopo la nomina da parte del Consiglio dei Ministri del neo commissario straordinario di governo per realizzare il restauro e la valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano, a Ventotene.

Alla riunione, tenutasi a Roma, il neo commissario Giovanni Maria Macioce non ha potuto partecipare per un sopraggiunto e grave lutto familiare ma l’ex alto ufficiale della Guardia di Finanza di Sora ha dettato i suoi tempi: due anni e mezzo per uscire dalle prescrizioni per realizzare un piccolo approdo a Santo Stefano e 21 mesi per l’aggiudicazione definitiva del concorso di progettazione.

L’ingegner Luigi Guerci, Responsabile Unico del Contratto, ha coordinato i lavori del tavolo cui hanno partecipato tutte le amministrazioni sottoscrittrici. All’illustrazione dello stessi Guerci della relazione annuale inviata al Cipess, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile è seguito l’intervento dell’ingegner Enrico Fusco che, responsabile unico del progetto (Rup) per conto di Invitalia, ha relazionato sui diversi interventi in corso.

Tra questi il risanamento della falesia e gli esiti della chiusura della conferenza preliminare e gli esiti del ricorso al Consiglio di Stato. Dopo mesi di battaglie giudiziarie è stata definitivamente assegnata l’aggiudicazione del concorso internazionale di progettazione per il recupero del carcere borbonico al raggruppamento imprenditoriale guidato da Engeko, a cui Invitalia ha proposto di affidare anche la progettazione di un mini approdo turistico, opzione, quest’ultima, prevista dal disciplinare del concorso per ottimizzare le fasi progettuali.

L’ingegner Fusco ha poi concluso l’informativa sui lavori con un’accurata sintesi delle indicazioni emerse dalla Commissione sulla “VIA” (la valutazione dell’impatto ambientale) e dalla Conferenza dei servizi . Ha annunciato di averle già condivise con i progettisti che stanno lavorando al loro accoglimento aggiungendo che le modifiche, orientate a contenere la pressione antropica sull’isolotto di Santo Stefano, impatteranno sulla sostenibilità economica. E’ prevista la diminuzione della possibilità di fruire del bene con meno visite, laboratori e eventi di formazione con una conseguente riduzione delle entrate del futuro polo multifunzionale in una misura che Invitalia stima essere del 15%.

Queste considerazioni, già emerse nelle scorse settimane, hanno spinto il neo Commissario straordinario di governo Macioce alla ricerca di una soluzione. Come? Proponendo al Tavolo tecnico di conferirgli il mandato a esplorare la possibilità di realizzare, a parità di impegni economici, un “lotto funzionale” a Ventotene che integri il Progetto di valorizzazione su Santo Stefano. Si tratta di uno spazio in grado di accogliere alcune delle funzioni che, viste le premesse, potrebbero non essere pienamente garantite, tra cui gli uffici del futuro ente gestore e gli spazi per le attività di alta formazione.

Il Tavolo ha accolto favorevolmente la proposta e si è poi aggiornato, con il proposito di valutare già a gennaio eventuali ipotesi percorribili che saranno presentate dal Commissario, d’intesa con il responsabile unico del contratto , e con il supporto di Invitalia, soggetto attuatore dell’intervento.