PRIVERNO – Il movente sarebbe frutto di dissidi familiari che, trascinandosi da tempo in un nuovo rapporto a tre, si sarebbero deteriorati ulteriormente. Il delitto, poi, sarebbe stato commesso con un vaso e con mattone ma non si esclude l’utilizzo di altri utensili domestici. Sono questi alcuni dei primi elementi raccolti dai Carabinieri della Compagnia di Terracina e della Stazione di Priverno nelle fasi iniziali dell’indagine avviata per fare piena luce sull’omicidio e sul grave ferimento verificatisi poco dopo le 6 di mercoledì in via Madonna del Colle, in pieno centro storico a Priverno.
La vittima, Germano Riccioni, aveva 49 anni mentre la compagna, di 57 anni, Adele Coluzzi è stata ricoverata in gravi condizioni, in prognosi riservata, all’ospedale San Camillo di Roma con un vasto trauma cranico-facciale. Quanto è avvenuto alle prime luci dell’alba lo stanno cercando di ricostruire i Carabinieri sotto il coordinamento del sostituto procuratore Giuseppe Buontempo. Il principale indiziato dell’omicidio di Riccioni e del ferimento della donna è il figlio 33enne di quest’ultima.
Ci sarebbe stata una lite tra il 33enne e Riccioni che, iniziata nell’abitazione della vittima, sarebbe proseguita all’esterno, nello spazio
Il 33enne è interrogato da questa mattina dagli inquirenti che, coordinati dal Tenente Massima Marenna, stanno tentando di definire la causa di un grave episodio che ha provocato un mix di incredulità e di sbigottimento nell’intera comunità di Priverno; al termine delle formalità di rito su disposizione della Procura di Latina verrà accompagnato presso la locale casa circondariale.