Formia / Dimensionamento scolastico, parla la dirigente Roma: “l’istituto Alighieri non chiude i battenti”

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FORMIA – L’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Formia non chiude i battenti perché non ci sono “assolutamente” i presupposti, numerici e normativi, per giustificare un provvedimento veicolato nelle ultime settimane come una polpetta avvelenata. L’attiva dirigente scolastica, la professoressa Adriana Roma, ha dovuto fare ricorso al suo invidiabile self control per evitare di commentare qualcosa che sarà (accorpamento della popolazione scolastica del plesso di via Divisione Julia agli altri due istituti comprensivi cittadini) e che “fortunatamente non è…”.

La preside napoletana comunque si è dichiarata “amaramente sorpresa” perché le informazioni che ha in possesso sono diverse: “Per quanto riguarda il presunto dimensionamento, a seguito di colloqui avuti con Dirigenti dell’Ambito Territoriale di Latina e non per sentito dire, non risulta da alcun atto ufficiale soprattutto perché è rispettata la consistenza numerica prevista dalla normativa. Spero che la Regione Lazio, i sindacati di categoria, l’ufficio scolastico regionale possano chiarire direttamente a me i termini della faccenda. Quello che posso dire è che ad oggi alla “Dante Alighieri” non è giunta alcuna nota di piano di dimensionamento e quindi posso rassicurare le famiglie dei miei alunni, e anche di chi vorrà iscriversi da noi, che non c’è alcun ‘rischio’ all’orizzonte. Ho delle responsabilità dirette nei confronti della mia popolazione scolastica così come ciascun collega per la propria. Comprendo sicuramente il disagio che stanno vivendo molte famiglie e alcune colleghe per i lavori che stanno coinvolgendo alcuni istituti scolastici poiché io per prima l’ho vissuto lo scorso anno. Conosco bene le preoccupazioni della messa in sicurezza, dei restauri, delle delocalizzazioni degli alunni e per tutti i problemi che comporta la presenza di un cantiere aperto e sono pronta a dare tutto il sostegno possibile perché ogni bimbo merita una scuola sicura e accogliente”.

“Da questo punto di vista devo ritenermi fortunata – ha aggiunto la preside Roma – a dirigere una scuola che non ha più questi problemi. Devo ringraziare l’attuale amministrazione Comunale che da un anno a questa parte, dalla presa del mio incarico dirigenziale, ci ha supportato restituendoci in tutto il loro splendore il terzo piano del plesso di “Piazzetta delle Erbe” e il plesso della ‘primaria’ di Castellone, completamente ristrutturati e rinnovati, e a breve risolverà anche il problema legato alla palestra”.

La preside Adriana Roma sottolinea, inoltre, il “proficuo impiego delle risorse del Pnrr” da parte del comune di Formia che “procederà ad una riqualificazione del plesso dell’infanzia di Castellone con profonde innovazioni anche dal punto di vista didattico. E questo senza creare disagi. Ho già predisposto due aule nel vicino plesso della ‘primaria’ che accoglieranno i bimbi dell’infanzia senza creare problemi alle famiglie. La nostra sezione “Primavera”, che quest’anno ha avuto un notevole incremento di iscrizioni, è già stata ubicata nel plesso di Via Cassio ed è dotata di nuovi arredi, di un giardino e di un ingresso indipendente. E anche il plesso Spinelli di Ventotene (che da anni è sotto la giurisdizione dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri”) è stato ristrutturato e rinnovato con grande gioia delle famiglie dell’isola”.

La gestione di questa scuola – precisa la professoressa Roma – non è una cosa di poco conto. Mi impegna molto per l’organizzazione delle risorse, del lavoro, per la gestione del personale ed i rapporti con gli enti e le associazione sul territorio dell’isola. Si è trattato sinora di un lavoro continuo che ha richiesto la mia presenza costante ma che affronto sempre col sorriso e con la gioia di fare tutto ciò che è in mio potere per creare una scuola di alto livello culturale nel solco della tradizione ma sempre più accogliente e proiettata al futuro. E pertanto mi rammarica che ‘chiacchiere da corridoio’ possano scalfire tutto il lavoro fatto e pregiudicare sul nascere quello, notevole ed importante, che contiamo di realizzare”.