Gaeta / Installazione dei dehors, l’Opposizione denuncia una situazione da “far west” nei centri storici

Attualità Gaeta

GAETA – Gaeta, la città del dogma dell’Immacolata, delle tielle (con i più gusti più innovativo per le tasche più disparate) e …dei dehors. Che si sia (forse) superato ogni livello di guardia per il funzionamento di queste strutture di somministrazione su suolo pubblico lo tendono a far capire i consiglieri comunali di opposizione Emiliano Scinicariello (Partito Democratico), Sabina Mitrano (“Gaeta Comunità di Valore”) e Franco De Angelis (“Insieme con Silvio D’Amante”) che, prendendo carta e penna, hanno evidenziato l’esistenza di un “vero e proprio far west” sulla situazione “non gestita” dei dehors a Gaeta. Soprattutto nei suoi due centri storici, in particolare in quello del quartiere medioevale di Gaeta S.Erasmo. Destinatari degli intricanti quesiti dei consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis sono gli assessori alla Polizia Locale e al commercio della Giunta Leccese, Diego Santoro e Stefano Martone.

I rappresentanti delle minoranze di centro sinistra esordiscono con una “premessa responsabile”: “Abbiamo evitato di evidenziare il problema durante la stagione estiva, per non arrecare danni alle strutture commerciali operanti. Ciò non toglie, però, che sia necessario, fin da subito, assumere provvedimenti per limitarne l’uso, anzi, l’abuso dei dehors”. Da tempo a Gaeta molte sue strade e marciapiedi sono sottratti alla loro funzione originaria e la “cosa – puntualizzano i consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis- sta aggravando la già precaria situazione della circolazione e dei parcheggi. La beffa è rappresentata da piazze di recente realizzazione, nate e propagandate per essere piazze a tutti gli effetti, dunque destinate alla fruizione pubblica, e divenute presto luoghi per fortunati commercianti. Denaro pubblico speso con motivazioni plausibili, divenuti appannaggio di privati. Piazza Mare all’Arco, nei pressi del Lungomare Caboto, è solo un esempio, ma eclatante”.

Le minoranze ritengono necessario “analizzare la problematica in modo scevro da preconcetti e da affermazioni retoriche (che già ci aspettiamo…) e assumere provvedimenti tesi a migliorare una situazione che appare oramai fuori controllo. Le normative nate in “epoca covid”, che oggi non hanno alcuna ragion d’essere, parlavano chiaramente della possibilità di utilizzare spazi esterni in misura eccedente rispetto alle regole vigenti, ma in via temporanea, e soprattutto attraverso strutture di semplice rimozione, proprio perché il provvedimento era a scadenza, ed andava ripristinato lo stato ex ante”.

La situazione di estrema criticità evidenziata a Gaeta è comune anche ad altre città, tant’è che è stata attenzionata dal Consiglio di Stato con una importante sentenza, nella quale il massimo organo di giustizia amministrativa ha scritto parole durissime e preoccupate proprio contro l’abuso nell’uso dei dehors. I giudizi di palazzo Spada hanno parlato di “potenziali situazioni di illecito di non sempre agevole individuazione, giusta l’innegabile zona chiaroscurale che finisce per generarsi”, favorite spesso da “atteggiamenti di sostanziale tolleranza o quanto meno acquiescenza” da parte delle amministrazioni, che rischiano di snaturare gli elementi richiesti dalla legge “normale” per collocare dehors, nonché la loro “realizzazione con materiali e modalità tali da consentirne la rapida rimozione una volta venuta meno l’esigenza funzionale” che li ha giustificati e la loro rispondenza a esigenze che devono essere “contingenti e temporanee”.

Il consiglio comunale di Gaeta approvò nel 2018 un regolamento per disciplinare la gestione dei dehors, dal procedimento per il rilascio delle autorizzazioni, dalle caratteristiche degli allestimenti ai limiti per l’occupazione di suolo pubblico, dei marciapiedi. I consiglieri consiglieri Scinicariello, Mitrano e De Angelis ricordano come il regolamento licenziato cinque anni fa abbia disciplinato la gestione della concessione delle superfici: “Ecco, sulle superfici, anche su quelle, la situazione ci pare “parecchio” sfuggita di mano all’Amministrazione Comunale degli ultimi anni. Controlli in tal senso ne sono stati fatti? Gli attuali dehors sono tutti autorizzati? Operano secondo le superfici massime autorizzabili ai sensi della Delibera consiliare numero 65/2018? Hanno tutte le autorizzazioni previste dalle varie normative vigenti in materia? E gli esercizi che hanno beneficiato delle maggiorazioni previste dalla Delibera del 2020 hanno ripristinato, a partire dal 2021, le superfici massime autorizzabili?”.

Sono queste alcune delle domande poste agli assessori Santoro e Martone: “La situazione nel quartiere di Gaeta Medievale merita un riguardo particolare in tal senso. Abbiamo chiesto lumi anche sul progetto particolareggiato d’ambito approvato per gli allestimenti dehors in Piazza Cardinal De Vio con la delibera di Giunta 161/2023. Attendiamo fiduciosi le risposte, anche se la realtà ce ne fornisce già – e molte” – è la sarcastica conclusione cui giungono nell’interrogazione i consiglieri d’opposizione Scinicariello, Mitrano e De Angelis.