Formia / Futuro Rifiuti Zero: raddoppia l’indennità di risultati per Raffaele Rizzo, intervista alla consigliera Arnone [VIDEO]

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FORMIA – Sarà più pesante al termine del 2023 l’indennnità di funzione in base ai risultati conseguiti dell’amministratore unico della Futuro Rifiuti zero Raffaele Rizzo. Lo si evince dal verbale dell’assemblea ordinaria dei soci che, riunitasi in seconda convocazione il 4 agosto ( dopo la sospensione della seduta convocata il 19 luglio), è stato reso noto soltanto in questi giorni. A rivelarlo è stato nell’intervista video allegata il capogruppo consiliare della lista d’opposizione “Guardare Oltre” Imma Arnone che ha palesemente evidenziato l’atteggiamento “remissivo e prono” della politica nei confronti delle richieste dell’amministratore unico Rizzo, “capace ormai di chiedere e di ottenere tutto quello che vuole e pretende dai soci della Frz, i comuni di Formia e Ventotene. La revisione dell’indennità di funzione era inserita all’undicesimo punto, il penultimo dell’ordine, che di fatto ha raddoppiato l’indennità di funzione sui risultati conseguiti al termine del 2023 che passerà con effetto retroattivo dal 50 al 100% del compenso lordo dell’amministratore Rizzo. A deciderlo, dopo il parere favorevole del collegio sindacale (Francesco Mercurio e Paolo Pognani), è stata assemblea della Frz cui hanno partecipato per il comune di Formia il sindaco Gianluca Taddeo, la segretaria generale Marina Saccoccia e l’assessore al bilancio Francesco Traversi mentre quello di Ventotene era rappresentato dal sindaco Carmine Caputo e del suo predecessore e delegato Geppino Assenso.

Ormai l’amministratore Rizzo riesce in cose che nessun altro manager di una qualsivoglia società pubblica si sognerebbe di raggiungere – ha esordito tuonato il capogruppo Arnone- Naturalmente il consiglio comunale è stato nuovamente tenuto all’oscuro delle scelte aziendali della Frz così come, leggendo il vebale dell’assemblea, abbiamo notato alcuni omissis sul piano industriale della stessa società che, commissionato e regolarmente pagato, è in attesa da un anno e mezzo di essere approvato. L’ex assessore ai rapporti con la “Frz” Eleonora Zangrillo ci ha detto che quella protocollata era soltanto la bozza della nuova bozza per cui non ci resta che attendere. Ma vediamo che l’assemblea dei soci ubbidisce a tutti i “desiderata” dell’amministratore che, dopo aver percepito il 10% (solo perché Rizzo era stato nominato lo scorso autunno dal sindaco Taddeo al termine della selezione delle indennità) dell’indennità previste dagli obiettivi aziendali fissati per il 2022, ora ha chiesto ed ottenuto che le vengano raddoppiate quando il bando pubblico alla base della sua selezione prevedeva e preveda soltanto il 50%”.

Naturalmente a decidere se Raffaele Rizzo sarà o meno premiato agli inizi del 2024 per il lavoro svolto quest’anno dovrà essere il controllo analogo della Frz: “Finalmente ha un suo presidente, il dirigente Giuseppe Viscogliosi , e speriamo che, nonostante le tante richieste pervenutegli, scritte e orali, si insedi subito perché tante cose non vanno nella gestione della società che gestisce il ciclo dei rifiuti nei comuni di Formia e Ventotene. Sarei curiosa di capire come sono andate le selezioni effettuate di recente, quali criteri di meritocrazia hanno perseguito e, soprattutto, se è stato possibile svolgere senza – come detto – di un piano industriale e di quello delle assunzioni.”

L’assemblea dei soci della “Futuro Rifiuti zero” ha anche previsto il peso (in termini di percentuale) che avranno gli obiettivi di Rizzo dovrà perseguire per vedersi raddoppiate le indennità di funzione: chiusura di bilancio 2023 in utile (10%), miglioramento della raccolta differenziata rispetto al dato dell’esercizio 2022 (20%), miglioramento della qualità dei servizi da parte dell’utenza rispetto a quanto risulta dalla customer satisfaction compiuta nel 2023 (20%), la percentuale della raccolta (10%), quella sulla pulizia e spazzamento (10%), la riduzione die costi di conferimento dei materiali da Rd (15%), aumento dei ricavi da cessione dei materiali da Rd (15%), avvio delle attività collegate all’iniziativa “Formia Miniera urbana” e alla raccolta degli ingombranti a domicilio per l’intera utenza (20%), la percentuale per “Formia Miniera urbana”( 10%) e raccolta ingombranti a domicilio (10%). Nell’intervista video il capogruppo Arnone censura poi come i soci della Frz (e dunque la politica remissiva e compiacente) siano stati sul punto di conferire un mandato a Rizzo – il punto alla fine è stato rinviato “in attesa delle necessarie interlocuzioni preliminari – per la modifica dello Statuto in vista di un ipotetico ampliamento dell’oggetto sociale”.

Imma Arnone nell’intervista avanza a più riprese un timore che l’attuale gestione finanziaria della Frz possa implodere con la conseguente chiusura della società prossima festeggiare i primi dieci anni di attività . Le sue perplessità le esterna anche quando si sofferma su quello che definisce “un inutile e preoccupante accanimento” promosso dall’amministratore Rizzo nei confronti del Csa di Castelforte che, dopo aver subito l’unilaterale revoca del contratto per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, potrebbe essere costretta a vedersi tutelate le proprie ragioni sul piano penale ed erariale. “Sono mesi che attendo di conoscere i documenti in base ai quali l’ammiunistratore Rizzo ha deciso di trasferire gli indifferenziati da una struttura che dista da Formia 15 chilometri ad un’altra che si trova a 60….con tutti gli innegabili aumenti dei costi di gestione”.

Il verbale ancora non c’è ma Arnone ha rivelato un’altra decisione assunta dell’ultima assemblea dei soci della Frz a metà settembre: un nuovo incarico all’avvocato Teolfillato per la costituzione della Frz nel giudizio pendente davanti al Consiglio di stato, chiamato a decidere se il Csa di Castelforte debba versare o meno il benefit ambientale al comune di Castelforte. Il Consiglio di Stato ha chiesto il sostegno tecnico amministrativo della Regione Lazio a tal riguardo prima di decidere e Rizzo ha deciso di rimpinguare il collegio difensivo della Giunta del sindaco Angelo Felice Pompeo. Convinta che questa costituzione in giudizio “non c’azzecca nulla”, Imma Arnone ha terminato rilanciando un altro timore: “Temo che questa nuova nomina legale sia materia di indagine da Corte dei conti”.

E la politica, quella ufficiale, lascia fare…Purtroppo.

INTERVISTA video Imma Arnone, capogruppo “Cambiare Oltre”