Frosinone / Giovane immigrato perseguita un’operatrice: concluse le indagini, rischia il processo

Cronaca Frosinone

FROSINONE – Si era invaghito della coordinatrice di un progetto di accoglienza di immigrati gestito a Frosinone dalla cooperativa Diaconia. Dopo aver abbandonato lo scorso gennaio il piano di recupero di cui era stato beneficiario sino al 30 aprile 2022, B.D., un cittadino di 27 anni di nazionalità gambiana ora rischia il processo per minacce, danneggiamento e violazione di domicilio.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Frosinone Samuel Amari ha concluso le indagini preliminari nei confronti dell’uomo che, attualmente ospite del “Cpr” di Caltanisetta, aveva reso la vita infernale alla sua ex educatrice. Dapprima le aveva chiesto di incontrarla affermando che fosse la moglie e la madre dei suoi figli, poi aveva preteso di avere una casa, un lavoro ed computer e quanto gli servisse per vivere.

La coordinatrice della cooperativa “Diaconia” fu costretta a rifugiarsi presso la Caserma dei Carabinieri e – secondo la Procura di Frosinone – il comportamento dell’immigrato le avrebbe procurato un perdurante e grave stato di ansia, a non rimanere mai sola, a farsi accompagnare da terze persone e a controllare sempre le telecamere del sistema di videosorveglianza per verificare che il gambiano non fosse nei paraggi. In più la donna fu costretta a chiedere un periodo di aspettativa lavorativa, a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine a sua tutela e a rivolgersi ad uno specialista per il disturbo da stress post traumatico che le era stato diagnosticato.

Secondo la Procura di Frosinone il 27enne immigrato, difeso dall’avvocato Antonio Ceccani, avrebbe danneggiato il 21 aprile scorso con un pugno l’auto di un’altra dipendente della cooperativa Diaconia lasciata in sosta in viale Mazzini a Frosinone entrando, senza alcuna autorizzazione, in un immobile utilizzato dalla stessa coop ad Alatri per dar vita ad un progetto di accoglienza per asilo e rifugiati.