Gaeta / Surroga consigliere D’Amante, intanto arriva parere della Regione Lazio per il Molo Santa Maria

Attualità Gaeta

GAETA – Cambia, seppur di poco, la geografia politica delle minoranze in seno al consiglio comunale di Gaeta. La conferenza dei capigruppo, al termine di una riunione flash, ha convocato la seduta consiliare che dovrà prendere atto le dimissioni da consigliere comunale dell’ex sindaco Silvio D’Amante con la sua surroga con il primo dei non eletti nella lista civica “Insieme per Silvio D’Amante sindaco”, Franco De Angelis.

Il battagliero e pugnace esponente di Demos tornerà in consiglio comunale a Gaeta dopo una pausa di un anno e mezzo ed il suo atteso ritorno è stato calendarizzato per giovedì 28 settembre, alle 9, dalla conferenza dei capigruppo convocata lunedì mattina dal presidente d’aula Davide Speringo. La surroga dell’ex sindaco D’Amante non sarà il solo provvedimento politico inserita in un ordine del giorno squisitamente tecnico. Il consiglio comunale di Gaeta dovrà approvare anche il bilancio consolidato 2022 (è la sintesi dei documenti contabili delle società ed enti di cui fa parte il comune) e apportare una modifica allo statuto dell’associazione del Gruppo d’azione Locale denominato “Il territorio dei Parchi”.

Il consiglio comunale è stato convocato nelle ore in cui l’assessore ai lavori Pubblici della Giunta Leccese Simone Petruccelli – da tempo finito nel mirino delle minoranze di centro sinistra e, in particolare, del capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello – ha annunciato l’arrivo dell'”atteso parere positivo” della direzione regionale Lavori (in particolare dell’area genio Civile Lazio sud) che ora consentirà – a dire dell’assessore Petruccelli – lo sblocco del cantiere di riqualificazione del Molo Santa Maria nel quartiere di Gaeta mediovale. Quello che asserisce Petruccelli – sempre se corrisponde a verità – è un parere importante, la cui mancata produzione (insieme a quello della Soprintenza ai beni storici e architettonici) da parte del comune di Gaeta ha impedito che la stessa amministrazione comunale beneficiasse di un finanziamento – promesso attraverso una manifestazione di interesse e mai concretamente erogato – a causa del quale il cantiere di cui l’assessore Petruccelli inneggia alla riapertura è desoltamente chiuso.

L’assessore Petruccelli avrebbe potuto veicolare il rilascio di questo importante parere da parte della Regione Lazio attraverso l’ufficio stampa del comune. E invece – fedele alla massima in base alla quale “chi fa per se…fa per tre” – dichiara di essere orgoglioso “dopo averci messo la faccia…ora andò sino in fondo. Quello di Molo Santa Maria era un cantiere abbandonato, chiuso. Ci abbiamo lavorato per diversi. A breve (quando non è specificato) partiranno finalmente i lavori e giovedì alle 12.30, è stata convocata la direzione dei lavori”.

Il progetto prevede la realizzazione di opere per “Intervento di sistemazione e valorizzazione del Molo S. Maria nel quartiere S. Erasmo – Lotto III” che, a sua volta, consiste nel completamento del Porto antico Santa Maria, della viabilità di Via Docibile, di Vico Gaetani, di piazza Episcopo, di piazza Papa Gelasio e di piazza Cavallo.Ancora l’attivo assessore Petruccelli: gli interventi permetteranno la rimozione del pavimento esistente e relativo sottofondo; la demolizione del muro lungo la passeggiata di via Docibile; la fresatura dell’asfalto esistente; il ripristino quote viabilità e dei marciapiedi; la pulizia della pavimentazione Piazza Arcivescovato; il rifacimento delle pavimentazioni e relativi sottofondi e, infine, la realizzazione di un muro di separazione dell’area di attracco del molo dall’area pedonale; di nuove aiuole verdi e di un impianto di pubblica illuminazione.

Tutto bene quel che finisce bene ma c’è un particolare che il risolutore assessore ai Lavori Pubblici del comune di Gaeta non dice (volutamente) sui social: ma la ditta incaricata dal comune per la riqualificazione di Molo Santa Maria non ha dovuto sottoscrivere una transazione di quasi 140 mila euro (a fronte di una richiesta di 200mila euro) per i lavori realizzati e mai pagati dal comune per il mancato arrivo dello stanziamento promesso dalla Regione Lazio.

Un fatto è certo: a margine della transazione sottoscritta dal dirigente del settore Opere Pubbliche Antonio Di Tucci il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello aveva formalizzato una copiosa richiesta di accesso agli atti invitando la segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione Patrizia Cinquanta a chiedere l’interessamento della Corte dei Conti come suggerito timidamente dal collegio dei revisori dopo un blando ed incompleto parere dell’avvocatura interna. Ma la ditta sottoscrittrice dell’accordo di transazione è ancora in possesso dei titoli di lavori eseguiti, a quanto parere, in assenza del parere della Regione annunciato urbi et orbi dall’assessore Petruccelli? A queste legittime domande l’assessore-finanziere non risponde. Annuncia solo che i lavori “riprenderanno”. Quando e chi concretamente li realizzerà resta un mistero. Che, fortunatamente, non è ancora della fede…