LENOLA -Per risalire al piromane che ha incenerito l’altra notte la Citroen C3 del sindaco di Lenola Fernando Magnafico i Carabinieri della Compagnia di Terracina stanno esaminando il contenuto di alcuni sistemi di video sorveglianza che, posizionati lungo la provinciale in direzione di Fondi e di Lenola, potrebbero averlo immortalato nella fase di allontanamento dal luogo dell’incendio.
L’ottimismo, misto ad una doverosa cautela, sta caratterizzando l’attività investigativa dei Carabinieri del Maggiore Saverio Lojacono che, in stretto coordinamento con la Procura della Re-pubblica di Latina, sta indagando a trecentosessanta gradi. Si sostiene che potrebbe avere le ore contate l’autore dell’incendio che, definito doloso, ha distrutto la Citroen C3 che, di proprietà del sindaco di Lenola Fernando Magnafico, era parcheggiata davanti la sua abitazione nella frazione di Valle Bernardo.
Le indagini dei Carabineri della Compagnia di Terracina sono svolte personalmente dal comandante, il maggiore Saverio Lojacono e, come detto, non stanno trascurando – in attesa della relazione tecnica dei Vigili del Fuoco di Terracina – alcuna pista per risalire al movente e al responsabile del rogo. E se non è escluso che l’autore del rogo possa essere stato affiancato da un complice, l’attività investigativa dei Carabinieri si stanno intrecciando con quella relative al rogo che nella notte tra venerdì e sabato scorso aveva distrutto un’altra Citroen C3. Era di proprietà di una donna, era parcheggiata a centro metri di distanza dal luogo in cui è stata avvolta dalle fiamme l’auto del sindaco.
I Carabinieri non la escludono ma stanno vagliando un’altra ipotesi inquietante. L’autore dell’incendio di sabato notte quando si è reso conto di aver sbagliato bersaglio è tornato alla carica martedì notte provocando – aveva commentato Magnafico – “un gesto vile finalizzato a destabilizzare la tranquillità della comunità lenolese”.