Formia / “Futuro Rifiuti zero”, la consigliera Arnone accusa Rizzo: “la città è sempre più sporca!”

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FORMIA – La “Futuro Rifiuti zero”, suo malgrado, continua a far parlare di sè.  In questa circostanza la querelle giudiziaria ed amministrativa con il Centro servizi ambientali di Castelforte non c’entra nulla relativamente alla decisione “unilaterale” dell’amministratore unico Raffaele Rizzo di trasferire in Ciociaria i rifiuti indifferenziati e quelli ingombranti.

Il capogruppo consiliare di “Guardare Oltre” alza di nuovo il livello dello scontro a distanza con l’ Amministratore Unico relativamente alla situazione igienico ambientale in cui si trova Formia (“la città è sempre più sporca e l’amministratore unico è impegnato in altre “faccende” che nulla hanno a che vedere con quello che è stato chiamato a fare”) e a due attese prove concorsuali “attenzionate” anche dall’ex sindaco e ora consigliera comunale di minoranza del Movimento Cinque Stelle Paola Villa.

La dottoressa Arnone ricorda ora che “il 29 e il 30 agosto ci svolgeranno le prove pratiche per i 68 candidati ammessi per la selezione di I° fascia ( aperta a tutti) di operai addetti allo spazzamento per la ‘Frz’. Il 30 agosto ci sarà la prova pratica per i 21 candidati di II fascia. Si tratta per la prima volta per gli addetti allo spazzamento, quelli che hanno già accumulato, attraverso l’agenzia interinale, giorni lavorativi. Ad oggi non sappiamo quante persone verranno prese dall’una e dall’altra graduatoria e non sappiamo quante in generale verranno prese… Con il piano industriale, finito di pagare a marzo 2023, non ancora approvato , che parlava di un fabbisogno di personale di 73 unità …ad oggi all’attivo se ne contano circa 86… Mi chiedo – si interroga il capogruppo di Guardare Oltre – Tutto questo a chi giova? Si continua con una mancanza di trasparenza, con una differenziata che, nella narrazione dell’amministratore unico Rizzo è sotto al 65%”.

“Il paradosso è che  – da quando è arrivato –  i dati riguardanti del 2022 non  sono ancora stati pubblicati…e si è fermi al 68,57% del 2021” – ha concluso la dottoressa Arnone.