Formia / Sversamenti liquami “Rio Santa Croce”, Acqualatina ammette il problema

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FORMIA – Emergono nuovi ed importanti dettagli dopo il nuovo allarme ambientale lanciato venerdì dall’associazione “Golfo Unito” che aveva rilevato lo sversamento di scarichi fognari nel Rio Santa Croce nella zona sottostante un ponte di attraversamento di via delle Vigne, all’altezza di via Madonna delle Grazie, nel popoloso quartiere residenziale e turistico di Gianola. Che non sia stata un’iniziativa illegale di qualche residente o turista lo ammette la stessa Acqualatina.

Lo fa in una nota inviata al Comune di Formia dopo il clamore e le polemiche sollevate dalla denuncia dell’associazione del presidente Giovanni Castorina. A dire dell’ente gestore “si è verificato il temporaneo fuori servizio di una delle linee di sedimentazione secondaria nell’esercizio nell’impianto di depurazione” in località Mamurrano a Gianola.

L’ostruzione della condotta di alimentazione – insomma un blackout elettrico, lo stesso inconveniente verificatosi domenica a Scauri su un tratto di spiaggia libera tra due stabilimenti balneari – ha causato l’aumento del flusso sulle restanti linee con un conseguente parziale trascinamento di solidi sospesi verso l’effluente, il Rio Santa Croce, oltre i limiti tabellari”.

“Quando era scoppiata la protesta i tecnici di Acqualatina sono intervenuti – ha reso noto lo stesso ente gestore – per l’origine del malfunzionamento e adottare le misure idonee a riequilibrare i flussi fognari nelle varie linee – ha spiegato aggiungendo Acqualatina – Ciò ha consentito il ritorno alla normale funzionalità delle sezione andata in tilt e alla piena efficienza del trattamento dell’impianto”. 

Il comune ha fatto fatica a circoscrivere la propria irratazione per quanto accaduto in considerazione del fatto che l’ente gestore ha un sistema di telerilevamento a distanza sul funzionamento sui propri troppi pieno. E’ il secondo stop quello di domenica scorsa a Scauri. Intanto l’ex sindaco di Formia Paola Villa ha rinnovato la sua richiesta perché venga convocata immediatamente la commissione ambiente e venga invitata a contro dedurre Aqualatina “non solo sulla vicenda ma sull’intera gestione di depurazione nell’intera città”.