Operazione “Anargiri 2”, conclusi gli interrogatori di garanzia

Castelforte Cronaca Formia Minturno Santi Cosma e Damiano

SUD PONTINO – Si è svolta ieri la seconda parte degli interrogatori di garanzia dell’Operazione “Anargiri 2”, che ha portato all’emissione di diciassette misure cautelari nei confronti di individui provenienti da diverse località, tra cui Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno e Napoli. L’indagine si concentra su presunti traffici di sostanze stupefacenti che hanno coinvolto una vasta rete di persone.

La giornata di ieri ha visto la presenza di sei degli indagati (Lucio Pandolfo, Luigi Pandolfo, Antonio Aniello, Mario Ruggiero, Carlo Leone e Costantino Vastante) presso il Tribunale di Cassino, dove si sono svolti gli interrogatori davanti al Giudice per le Indagini Preliminari, Alessandra Casinelli. I legali degli imputati erano presenti per assistere i loro clienti durante le audizioni. Le misure cautelari applicate sono state di varia natura, inclusi divieti di dimora e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Gran parte degli indagati ha scelto di non rispondere durante gli interrogatori, seguendo una strategia che sembra essere stata adottata anche dagli altri imputati che hanno già affrontato il procedimento. Questa tattica sembra essere stata favorita dall’avvocatura difensiva in attesa degli sviluppi futuri dell’inchiesta.

Il pool di avvocati difensori che rappresenta gli indagati è composto da diverse figure legali, tra cui Gianfranco Testa, Enrico Mastantuono, Pasqualino Santamaria, Pasquale Cardillo Cupo, Anna Marciano, Gianni Bove, Mariano Giuliano, Vincenzo Somma, Massimo Signore, Antonio Miraglia e Dario Zanda.

I dettagli emersi dalle carte dell’inchiesta delineano un traffico di droga esteso, che coinvolgeva non solo l’area di Santi Cosma e Damiano, ma si estendeva anche verso il sessano. Si è scoperto che il traffico di sostanze stupefacenti aveva raggiunto anche il sud della Ciociaria, evidenziando un movimento ampio e ramificato.

Uno degli indagati, intercettato nelle conversazioni, aveva manifestato l’intenzione di “assumere” un altro pusher a causa dell’ampia richiesta di sostanze stupefacenti da parte dei consumatori. Questo dettaglio sottolinea l’entità del fenomeno e il suo impatto nella zona.

L’indagine continua nelle mani dei carabinieri della compagnia di Formia, che proseguiranno nella loro attività di indagine. Gli sviluppi futuri dell’inchiesta “Anargiri 2” saranno seguiti con attenzione mentre emergono ulteriori dettagli sulla vastità e la portata dell’operazione.