Isole Pontine / Visita del Ministro delle politiche del mare Nello Musumeci a Ponza, più gravi problemi idrici a Ventotene

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ISOLE PONTINE – Sanità al collasso in termini di mezzi e personale, collegamenti marittimi datati, l’approvvigionamento idrico non degno di due isole che fanno del turismo l’unica voce della loro economia e lotta senza titubanze al dissesto idrogeologico. Sono state queste le emergenze poste dai sindaci di Ponza e Ventotene, Francesco Ambrosino e Carmine Caputo, nel corso di una breve ma intensa visita che il Ministro delle politiche del mare Nello Musumeci ha svolto mercoledì sulla principale isola pontina alla presenza, tra gli altri, del presidente della camera di commercio Latina-Frosinone Giovanni Acampora e dei rappresenti isolani di Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera.

Il ministro era giunto a Ponza in elicottero intorno alle 11 e ha voluto subire effettuare un tour attorno all’isola a bordo di una motovedetta della Finanza. L’incontro istituzionale c’è stato poi in Comune nel corso del quale è stato evidenziato come le piccole comunità isolane quasi sempre affrontino sfide solitarie legate alla sanità, ai collegamenti e ai trasporti. In quest’ottica sono emersi spunti interessanti in vista della preparazione di una legge specifica – come annunciato dall’ex presidente della Regione siciliana – per le isole minori.

Una delle questioni più pressanti che sono state dibattute ha riguardato l’accesso ai servizi sanitari: i sindaci Ambrosino e Caputo hanno sottolineato la necessità di migliorare l’assistenza medica sulle due isole pontine, garantendo la presenza di personale competente e attrezzature adeguate ma anche la qualificazione dei trasporti e la necessità di rivedere e rafforzare le misure di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico per garantire la sicurezza di residenti, turisti e operatori economici. Il Ministro ha chiesto alle due amministrazioni di aggiornare la mappature delle coste di Ponza e Ventotene in vista dell’approvazione in Parlamento di una legge sule isole minori che disporrà di fondi significativi per mitigare, appunto, il rischio idrogeologico.

“È stato un incontro molto proficuo – hanno dichiarato soddisfatti i due sindaci di Ponza e Ventotene, Ambrosino e Caputo – nel corso del quale abbiamo avanzato le nostre richieste e spiegato i problemi di cui soffrono le nostre isole. Il ministro Musumeci si è dimostrato una persona molto disponibile e capace, ha mantenuto la promessa di incontrare le amministrazioni di tutte le isole minori italiane ed è giunto anche qui a Ponza, dimostrando un reale interesse a comprendere le esigenze delle comunità insulari”.

Musumeci ha promesso che a settembre sarà per la prima volta anche a Ventotene dove in questi giorni l’acqua a turisti e residenti arriva col contagocce. Acqualatina tra non pochi motivi di imbarazzo ha dovuto sostituire l’impianto di dissalazione che, non funzionando come avrebbe dovuto e potuto, dovrebbe entrare un funzione tra venerdì e sabato. Il nuovo e costoso impianto, sistemato a bordo di alcuni tir imbarcati presso il porto di Molo Azzurra di Formia, sostituirà quello installato da Acqualatina tra le feroci resistenze al Tar dalla precedente amministrazione comunale guidata dal sindaco Gerardo Santomauro.

Realizzato con le più moderne tecniche, il nuovo dissalatore dovrebbe avere una capacità superiore a quello che, dismesso dalla sua attuale collocazione, sarà trasferito naturalmente a Formia. Se il sindaco isolano Caputo esterna la sua soddisfazione per essere stato da pungolo nei confronti dell’ente gestore, la realtà nelle ultime settimana è stata leggermente diversa tra non pochi black out che hanno interessato l’impianto di depurazione ubicato nella zona de “Il faro” ed il ritorno sulla seconda isola pontina delle storiche bettoline che hanno dovuto assetare turisti e residenti con l’acqua acquistata da Acqualatina a Napoli.

Si è verificato pertanto un altro gravoso contrattempo erariale che vivacizzerà un già infuocato consiglio comunale in programma giovedì mattina, alle ore 11. 30, con sei argomenti all’ordine. Spiccano, tra gli altri punti, il riconoscimento della legittimità di alcuni debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio, l’approvazione dello schema di convenzione con il comune di Ponza per la partecipazione a bandi di interesse pubblico e, solo all’ultimo argomento, la discussione sull’attuale emergenza idrica.

A sollecitarla è stata la lista di opposizione “Uniti per il bene di Ventotene-Buona Onda” che, auspicando con timide speranze che l’attesa seduta venga trasmessa in diretta streaming per la valenza sociale dei “disservizi del gestore”, hanno presentato una dettagliata mozione al Consiglio Comunale per deliberare un atto di indirizzo che “impegni la Giunta Comunale ad intraprendere ogni iniziativa legale per la difesa della salute dei cittadini di Ventotene a fronte dei disservizi e delle irregolarità sanitarie della gestione del sevizio idrico integrato”.

I consiglieri d’opposizione Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri sono stati chiari: “Il servizio idrico integrato sull’isola, fin dalla prima installazione del dissalatore provvisorio, ed in particolare dal mese di novembre 2017, è stato svolto, da Acqualatina in maniera inadeguata con gravi rischi per la salute degli isolani e dei suoi frequentatori. Purtroppo – hanno esordito subito – i disservizi e le anomalie non accennano a cessare. In nel cuore della stagione turistica sta mancando frequentemente la distribuzione dell’acqua. La nave cisterna, a cui il gestore commissiona il trasporto dell’acqua, ha una capacità insufficiente per rifornire l’isola di risorsa idrica con il pieno riempimento di tutti i serbatoi a servizio della rete di distribuzione”.

“Per il disservizio sofferto giungono proteste da parte degli isolani e dei turisti, questi ultimi abbandonano l’isola ancora prima di completare il soggiorno programmato con grave danno di immagine per l‘isola e per gli operatori alberghieri, artigiani e commerciali – hanno aggiunto i tre rappresentanti delle minoranze – Purtroppo si è ripresentato il fenomeno dell’acqua non trasparente e di colore marrone come dimostrabile da foto e video che ci vengono presentati dagli utenti. Sono sorti problemi di ordine pubblico per le proteste degli utenti oltre a problemi sanitari dovuti alla distribuzione dell’acqua non conforme ai valori di potabilità in evidente violazione della normativa sanitaria sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano”.

La mozione presentata al consiglio comunale ha un carattere perentori: “Non è più tollerabile il continuo disservizio e si appalesa urgente intimare al gestore di assumere tutte le iniziative per il rigoroso e corretto adempimento del servizio distribuzione dell’acqua”. Da qui vengono avanzate tre richieste: chiedere all’ente gestore l’immediata attivazione regolare del servizio di distribuzione di acqua conforme ai valori per il consumo umano; sollecitare alla stessa Acqualatina che sia commissionata una nave cisterna adeguata al trasporto della quantità di acqua necessaria al consumo dell’isola in periodo estivo e sia consegnata presso il domicilio di tutti gli utenti acqua potabile in bottiglia per quantitativi parametrati al consumo medio unitario per il numero di occupanti delle unità di utenza, oltre a dotare gli utenti medesimi di serbatoi per uso non potabile per servizi igienici e di pulizia personale”

La mozione naturalmente ha una finalità politica che i consiglieri Santomauro, Bernardo e Malingieri hanno sintetizzato in questi termini: “In caso di continuazione dell’inadempimento, il sindaco Caputo, in qualità di autorità sanitaria, è obbligato a citare definitivamente in giudizio AcqualatinaSpA in sede civile per danno di immagine con richiesta di risarcimento non inferiore a 10 milioni di euro. Lo stesso primo cittadino – hanno aggiunto Santomauro, Bernardo e Malingieri – dovre inoltrare, in qualità di Autorità Sanitaria sul territorio dell’Isola, un’informativa alla Procura della Repubblica di Cassino per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali del gestore in ordine al reato continuato di attentato alla salute pubblica”.

C’è attesa per il consiglio di giovedì perché sono stati invitati a partecipare al consiglio comunale rappresentanti dell’ente gestore e dell’Ato 4 “affinchè sia dato conto ai cittadini e frequentatori dell’isola dello stato dell’arte, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, dei tempi previsti per il definitivo ripristino del servizio secondo le norme di legge e gli impegni contrattuali assunti dal gestore con la sottoscrizione del contratto di gestione. Acqualatina – hanno concluso i consiglieri di “Buona onda” – dovrebbe assumere l’impegno a ripristinare l’area destinata a campo di calcio come stabilito nel contratto di appalto per la realizzazione del dissalatore atteso che la mera approvazione del progetto di installazione in sito dell’impianto non integra una variazione della destinazione urbanistica come sentenziato dalla Corte di Cassazione”.

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