Itri / Crisi comune: attacco feroce di Fratelli d’Italia al sindaco Agresti e quel precedente a Gaeta

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ITRI – E’ diventato improvvisamente in salita il cammino politico intrapreso dal sindaco di Itri Giovanni Agresti di ricomporre la sua Giunta dopo la ‘cacciata’ dalla sua maggioranza consiliare della rappresentanza di Fratelli d’Italia e, in particolare, dell’assessore e consigliera regionale (in qualità di consigliera comunale) Elena Palazzo, dell’assessore Alessia Mancini e del consigliere delegato all’agricoltura Simone Di Mascolo dopo la decisione di disertare la seduta consiliare sull’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio e, di conseguenza, di mettere a rischio il prosieguo della consiliatura.

Nei giorni scorsi a tentare di ricomporre i cocci era stato il coordinatore regionale di Fdi Paolo Trancassini ma la sua telefonata al sindaco di Itri Giovanni Agresti è durata un giro di lancette d’orologio. Ora a lanciare un altolà al primo cittadino aurunco è il “vice” di Trancassini, il neo consigliere regionale Enrico Tiero. A suo dire quanto verificatosi a Itri, dopo un’analoga vicenda di inizio anno a Gaeta quando venne revocato l’assessore alla Polizia Locale di Fdi Mario Paone, potrebbe “compromettere ancora una volta l’unità della coalizione di centrodestra nel sud della Provincia. A mio avviso bisogna fare chiarezza sui rapporti fra i partiti della coalizione, minati troppo frequentemente da alcune situazioni pericolose venutesi a creare in provincia. Intendo innanzitutto esprimere la massima solidarietà ai nostri amici di partito di Itri. Quanto accaduto a Itri, e prim’ancora a Gaeta, non può ripetersi: occorre ripristinare gli equilibri del centrodestra già compromessi a Gaeta, un centro con oltre 20.000 abitanti”.

“Il consigliere comunale Marco Di Vasta, vorrei rammentarlo a chi lo avesse dimenticato, ha chiesto per ben sei volte al sindaco Cristian Leccese quale fosse il motivo della revoca dell’assessorato. Ebbene, non ha mai ricevuto una risposta motivata. Il problema di Gaeta – secondo Enrico Tiero – andava risolto in maniera perentoria proprio per evitare che situazioni simili potessero ripresentarsi. Ciò non è avvenuto purtroppo e ora ci ritroviamo a discutere su altre vicissitudini politico-amministrative riguardanti il comune limitrofo di Itri”.

Enrico Tiero invia un chiaro messaggio a Forza Italia, al nuovo alleato del sindaco Agresti dopo l’estromissione dalla maggioranza e dalla Giunta dei rappresentanti di Fdi.

“L’ex sindaco di Gaeta, Cosimino Mitrano, il vero ‘regista’ dell’operazione che ha portato all’estromissione dell’avvocato Paone, ha ottenuto la presidenza della commissione Trasporti e Lavori pubblici del Consiglio regionale del Lazio. E lo ha fatto anche grazie al sostegno del nostro partito. Sulla vicenda di Gaeta non sono stati presi provvedimenti conseguenti alla ‘cacciata’ di un assessore di Fratelli d’Italia. Dunque, va benissimo porre il tema del valore dell’unità della coalizione sul Comune di Itri, e ribadisco la mia personale solidarietà agli amici di FdI, ma sottolineo nuovamente la necessità di intervenire una volta per tutte sullo ‘strappo’ di Gaeta e su questi atteggiamenti ambigui di qualche nostro alleato in provincia. Continuo a ribadire che FdI in provincia di Latina ha elementi di spessore – conclude Tiero – per poter ricoprire incarichi all’interno di importanti enti regionali e non, così come altre nomine non possono più sfuggire al controllo del partito di maggioranza in Regione Lazio.  Rinnovo l’appello agli amici locali affinché insieme si possa lavorare per far sentire nelle opportune sedi politiche il ‘peso’ di Latina e della sua provincia ai nostri referenti superiori”.  

Un fatto è certo. Nella vicenda di Itri il comportamento di Fratelli d’Italia ha messo in mostra una palese e preoccupante ingenuità politica non mettendo in conto che il sindaco Agresti – lo stesso che il partito di Giorgia Meloni aveva sostenuto alla presidenza della Provinciale alle elezioni di secondo livello del dicembre 2021 – avrebbe trovato in largo anticipo un sostituto nel gruppo di Forza Italia che aveva fatto parte della sua vittoriosa coalizione elettorale alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021.

Enrico Tiero ha mille ragioni politiche da vantare ma Fdi continua a fare affidamento nelle singole e periferiche realtà territoriali su una classe dirigente inesperta e poco scaltra rispetto a quella più navigata, per esempio, di Forza Italia. Gli azzurri itrani, vogliono entrare nella nuova Giunta di Giovanni Agresti ma col passare delle ore avrebbero modificato, in rialzo, il tenore delle sue richieste. All’assessorato ai Lavori Pubblici per la consigliera provinciale Serena Ciccarelli se ne sarebbe aggiunta nelle ultime ore una seconda istanza per l’altro consigliere comunale Andrea Di Biase.

Nel mirino di Forza Italia ci sarebbero una delle deleghe: i servizi sociali, attualmente ad appannaggio di Mario di Mattia, o l’ambiente e i rifiuti , al momento nella disponibilità del presidente del consiglio comunale Salvatore Ciccone inviso al sindaco Agresti (dopo le sue astensioni nel consiglio sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio) per essere rimasto un cavallo di Troia a disposizione dell’assessore e consigliere regionale Elena Palazzo.

Ma ci sono altri problemi che nelle prossime ore deve affrontare il sindaco Agresti. Se Serena Ciccarelli rispetterebbe il mantenimento della quota rosa sostituendo la revocata assessore Mancini, l’ingresso in Giunta con la delega all’urbanistica per l’ex sindaco Giuseppe De Santis costringerebbe il primo cittadino a raggiungere un accordo per effettuare una turnazione di un anno con gli attuali tre assessori in casa: Giuseppe Cece (vice sindaco e delegato ai Lavori Pubblici), Salvatore Mazziotti (cultura) e, appunto, Mario Di Mattia (Servizi sociali) Ma le avances di Agresti nei confronti di De Santis (che è un iscritto al Partito Democratico) stanno creando imbarazzo anche nella lista di minoranza “Promessa per Itri” in cui è stato eletto insieme al consigliere del M5s Osvaldo Agresti.

L’esponente grillino ha fatto sapere diverse cose: di non essere disponibile a sottoscrivere nessuna mozione di sfiducia nei confronti del sindaco in carica, di non essere numericamente necessario per allargare la maggioranza Agresti o, in caso contrario, di raggiungere un accordo politico su una mini piattaforma programmatica da perseguire nella seconda metà della consiliatura. Ma al consigliere Agresti non è piaciuta la fuga in avanti dell’ex sindaco De Santis: “Stiamo ancora attendendo che dica alla lista che ci ha eletti cosa intenda fare”.

Dall’esperienza elettorale di “Promessa per Itri” è nata una vivace realtà associativa, Rinascita Democratica” che, vicina al Pd, blocca sul nascere il tentativo del professor De Santis di entrare nella Giunta di centro destra al comune di Itri:” L’eventuale scelta di entrare in giunta da parte dei consiglieri eletti in “Promessa per Itri” non è in alcun modo condivisa e riconducibile al gruppo di “Rinascita Democratica” che esprime la sua netta e totale contrarietà.

A porre un disco rosso all’eventuale ingresso in Giunta in qualità di assessore all’urbanistica dell’ex sindaco De Santis è anche la segretaria comunale di Itri del Pd Paola Ruggieri: “Ribadiamo con forza la nostra intransigente e non negoziabile opposizione alla giunta Agresti. Si tratta di un’amministrazione che in questi quasi due anni ha mostrato tutta la sua incapacità e inadeguatezza costringendoci ad assistere ai soliti meschini giochi di potere che hanno un solo e unico obiettivo: la spartizione delle risorse pubbliche, dei posti di lavoro in una struttura privata, della lottizzazione dei concorsi pubblici. La politica fatta per alimentare se stessa, affinché nulla cambi e tutto resti com’è”.

“Le maggioranze le decidono i cittadini alle elezioni e, se si è cambiato idea, bisogna tornare a chiedere il loro parere senza procedere a tristi manovre di potere e senza prestarsi a fare da stampella a questa giunta. Il Pd – conclude la segretaria Ruggieri – prende le distanze da qualsiasi ambiguità per ribadire il percorso avviato un anno e mezzo fa: la costruzione di un’alternativa seria e credibile a queste destre”.