Inchiesta Covid-19, interrogato l’ex capo della Protezione Civile Angelo Borrelli

Cronaca Santi Cosma e Damiano

SANTI COSMA E DAMIANO – È stato ascoltato anche Angelo Borrelli, l’ex capo della Protezione civile originario di Santi Cosma e Damiano, nell’interrogatorio davanti al Tribunale dei Ministri a Brescia nell’ambito dell’inchiesta trasferita da Bergamo sulla gestione della prima ondata di COVID-19 in Valseriana.

Borrelli: “Ho spiegato il mio ruolo”

Borrelli, difeso dall’avvocato Mattia Aprea, è indagato insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’ex assessore al Welfare Giulio Gallera e altre 10 persone: tutti sono accusati di epidemia e omicidio colposi nell’inchiesta di Bergamo. “Ho spiegato quello che è stato il mio ruolo e confido nel fatto che sia stato compreso”, ha affermato Borrelli.

Secondo quanto sostenuto dai pubblici ministeri bresciani, l’epidemia colposa, una delle accuse mosse contro gli indagati, non sembra configurarsi poiché, secondo la recente giurisprudenza, rappresenta un reato commissivo. Tuttavia, nel caso in questione, sono state contestate omissioni. Nonostante ciò, i pm non hanno ravvisato queste omissioni considerando che nei giorni precedenti al lockdown vi erano state proposte e attivazioni di misure per contenere la diffusione del virus.

Archiviate le posizioni di Conte e Speranza

Ora la decisione spetta al Tribunale dei Ministri, che ha già archiviato le posizioni dell’ex Premier Giuseppe Conte e dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza. I giudici, infatti, hanno ritenuto che mancasse la prova che l’istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro avrebbe potuto evitare oltre 4.000 morti.

Inoltre, il nesso di causalità tra decessi e l’assenza di una misura per isolare i due comuni è stato considerato “una mera ipotesi teorica sfornita del ben che minimo riscontro”. È emerso anche che il piano pandemico del 2006, sebbene non sia stato applicato, non sarebbe stato adeguato per affrontare una situazione di emergenza che era stata “di assoluta novità”.

La decisione del Tribunale dei Ministri riguardo a questa delicata vicenda è attesa entro la fine del mese.