Formia / “Futuro Rifiuti Zero”, è andata semi-deserta l’attesa commissione Trasparenza del Comune

FORMIA – La gestione della Futuro Rifiuti zero? Per ora non c’è tempo. E’ andata deserta mercoledì’ mattina a mezzogiorno l’attesa seduta commissione Trasparenza del Comune di Formia che, convocata dal presidente Amato La Mura, ha registrato il forfait un po’ di tutti: del neo amministratore unico della “Frz” Raffaele Rizzo (“non potrò presenziare a causa di altri improrogabili impegni professionali”) di coloro che dovrebbero operare il suo controllo analogo (i dirigenti del comune di Formia Giuseppe Viscogliosi, Daniele Rossi e Rosanna Picano) ed in blocco della maggioranza consiliare di centro destra.

Se ha fatto eccezione la presenza del solo consigliere Luigi Scarpellino, la seduta della commissione Trasparenza è proseguita poi in modo informale per il contenuto di una lettera in cui l’amministratore unico della “Frz” Rizzo comunicava la sua assenza al presidente della commissione La Mura, ai suoi componenti, alla segretaria comunale e responsabile dell’anticorruzione del comune Marina Saccoccia e, soltanto per conoscenza, al sindaco Taddeo e al presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo.

Naturalmente al centro dei lavori dovevano esserci le ultime iniziative promosse da Rizzo, quelle di conferire i rifiuti indifferenziati e quelli ingombranti della municipalizzata dei comuni di Formia e Ventotene rispettivamente alla Saf di Colfelice e alla ditta “Sabellico” di Ceprano.

Il passaggio sul primo conferimento sarà ora valutato da un legale del capogruppo di “Guardare Oltre” Imma Arnone che, presente ai lavori della commissione in qualità di capogruppo, non esclude di ricorrere alle carte bollate per quanto segnalato Rizzo. L’amministratore della “Frz” ha fatto rilevare come l’attivismo della consigliera di opposizione (è stata lei a chiedere la riunione della commissione trasparenza del comune di Formia) è “un tentativo di difendere l’operato di suo marito (Sandro Bartolomeo) che in qualità di ex sindaco di Formia, condivise la scelta dell’allora dirigenza della Formia Rifiuti zero di assegnare al Centro Servi ambientali di Castelforte l’incarico di trattare il rifiuto indifferenziato di Formia. Se questo tentativo può essere umanamente comprensibile – scrive letteralmente Rizzo – dal’altra però le motivazioni del suo accanimento – per Rizzo svolgere l’incarico di consigliere comunale democraticamente dai cittadini è un “accanimento” – non sono chiare. Ho ampiamente spiegato le motivazioni legali alla base della decisione che hanno trovato in una recentissima sentenza del Tar che accludo”.

Quella che allega è una sentenza che aveva dato ragione alla Rida di Aprilia. A dire di Raffaele Rizzo l’impianto della Csa, non effettuando il trattamento biologico sui rifiuti indifferenziati, “non deve ricevere (la Regione , competente in materia, ha scritto decisamente il contrario in una memoria scritta presentata al Tar che si preannuncia il 13 settembre sul ricorso presentato contro la “Frz” di scegliere la Saf [“gli atti non devono essere divulgati al pubblico né essere dibattuti sui giornali”] piuttosto che la struttura di Castelforte) rifiuti indifferenziati non rispettando il principio delle migliori tecniche disponibili. Il Tar ha annullato la determinazione regionale che consentiva alla Csa – anche su questo aspetto la lettera di Rizzo è finita subito sotto la lente d’ingradimento dell’azienda di Castelforte- di ricevere rifiuti indifferenziati non frazione umida inferiore al 15%”.

L’amministratore unico della Futuro Rifiuti zero se non avesse avuto “altri improrogabili impegni professionali” (ma per l’ennesima volta li ha avuti, peccato) avrebbe detto a voce quello che ha preferito scrivere: “La domanda dunque non è perché Frz non conferisce più i rifiuti indifferenziati al Csa bensì perché “Frz” ha mandato – è un quesito a cui dovrebbe dare risposta eventualmente un pubblico ministero piuttosto che un manager che l’ex sindaco Paola Villa non aveva voluto confermare in qualità di direttore tecnico dopo un breve periodo di prova – per anni rifiuti indifferenziati al Csa”

Un altro passaggio della lettera aperta inviata da Rizzo alla commissione Trasparenza sarà oggetto di iniziative legali da parte del Centro Servizi Ambientali di Castelforte. Nella parte in cui scrive che “sino al 2020 tutte le tipologie dei rifiuti gestite da ‘Frz” sono state conferite a Csa senza bandi e senza contratti (la Regione perché non hai mai eccepito nulla, anzi ha di recente ha espresso il suo parere favorevole elevando a centro di trattamento biologico la struttura di Castelforte ) impegnando la Frz a gestire i rifiuti con costi elevatissimi., Sto valutando di interessare la Corte dei Conti sulla questione”.

Rizzo nella lettera al presidente della commissione Trasparenza La Mura rivela che avrebbe voluto “estendere il contradditorio al marito della consigliera Arnone e ai precedenti amministratori ma – specifica – evidentemente si è deciso che su questo aspetto non si debba fare trasparenza. Me ne rammarico – aggiunge Rizzo vestendo i panni del miglior Robespierre – perché questa scelta svilisce la pregevole funzione della commissione”.

L’amministratore unico della ‘Frz’ difende a denti stretti la “decisione vincente” di aver autorizzato il conferimento degli indifferenziati alla Saf (Il Csa il 7 novembre 2022 aveva preannunciato un notevolissimo aumento della Tariffa): “Questo incremento preteso dalla Csa non doveva essere episodio dal momento che la stessa Csa il 23 marzo scorso invitava i comuni conferitori a considerare nei loro bilanci 2023 tale extracosto”.

Insomma “grazie alla scelta operata dalla Frz Formia è uno dei pochi comuni in cui la Tari non è aumentata ma nessuno ne parla”.

E’ vero, non ne parlano neppure il sindaco Gianluca Taddeo e tantomeno l’assessore all’ambiente Eleonora Zangrillo che hanno preferito alle 12 di mercoledì 19 luglio 2023 di stare lontani dalla commissione Trasparenza. E’ una scelta.

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