Gaeta / Ex- piazzale della stazione, il Sindaco Leccese firma una replica alla diffida piena di “furbizie”

GAETA – E’ stata travolta da una serie di critiche e perplessità la lettera, condita da tante “furbizie”, che il sindaco di Gaeta Cristian Leccese ha scritto dopo la diffida inoltrata dai consiglieri comunale di minoranza Emiliano Scinicariello, Silvio D’Amante e Silvio D’Amante con cui intimavano un termine di sette giorni per l’avvio della procedura finalizzata a verificare la confisca al patrimonio comunale del piazzale dell’ex stazione ferroviaria oggetto di una richiesta di rinvio a giudizio per 13 persone con le ipotesi di reato di lottizzazione abusiva, turbata libertà degli in canti e abuso d’ufficio in concorso.

Il sindaco di Gaeta è stato accusato di “scaltrezza istituzionale” in quanto pur non è stato tra i destinatari della diffida delle minoranze si è rivolto invece a chi lo è stato e, più precisamente, al presidente del consiglio comunale Davide Speringo, alla segretaria comunale Patrizia Cinquanta e, per conoscenza, anche al Prefetto di Latina Maurizio Falco. Il primo cittadino è stato ora accusato dai consiglieri comunale Scinicariello, Mitrano e D’Amante di “ribaltare i termini del discorso” perché la mozione approvata (peraltro all’unanimità in consiglio comunale il 4 maggio scorso) “impegnava il sindaco Leccese e la Giunta comunale a dare incarico al dirigente competente, e terzo rispetto alla vicenda, di intraprendere, qualora si verifichi la sussistenza degli elementi utili a tal fine, la procedura di acquisizione al patrimonio comunale dell’area ex ferroviaria, compreso l’edificio dell’ex stazione quale immobile funzionale alla pubblica utilizzazione dell’area, oggetto della vendita “

Nella lettera di Leccese, che ha una fortissima ossatura giuridico legale probabilmente concordata con l’avvocatura del comune di Gaeta, viene evidenziata subito una considerazione: il sindaco, che dovrebbe egli stesso provvedere a incaricare un dirigente a verificare la possibilità di avviare o meno l’iter della confisca del piazzale dell’ex stazione, rimarca subito “l’impossibilità giuridica e normativa di provvedere alla confisca di un bene in assenza – scrive al presidente del consiglio Speringo e alla segretaria comunale Cinquanta – dei presupposti e requisiti previsti dalla legge vigente”.

Le minoranze accusano Leccese di aver esercitato un abuso già nel momento in cui sentenzia che le “previsioni che la legge prevede quale presupposto per la confisca del bene sono da ricondursi ai sistemi sanzionatori amministrativo e penale”. Insomma il sindaco dice e scrive quanto dovrebbe affermare e mettere per iscritto un dirigente competente terzo che in questa vicenda non abbia ricevuto un avviso di garanzia o la richiesta di essere processato il 26 novembre davanti il Gup del Tribunale di Cassino Salvatore La Mastro.

E Leccese conferma di poter benissimo esercitare l’attività forense quando spiega l’esistenza dei presupposti, amministrativi e penali, per dare il via alla confisca. Nel primo caso, disciplinato dalla legge regionale 15 dell’11 agosto 2008, la Regione può esercitare – fa sapere – i poteri sostitutivi, ricorrendone i presupposti, in caso di accertamento amministrativo di vigilanza o in esecuzione di una sentenza del Tar che nomini il commissario ad acta”. E per Leccese “a tutt’oggi non sussiste alcun elemento testo a legittimare l’emissione di un’eventuale ordinanza ai sensi della legge regionale numero 15/2008”.

Quando al sistema sanzionatorio penale, disciplinato dal Dpr numero 380 del 6 giugno 2001, il sindaco di Gaeta aggiunge come la confisca – a suo dire – è “automatica” solo in caso di una sentenza penale che dà corso alla sanzione. Al momento c’è solo una conclusione dell’indagini preliminare cui ha fatto seguito due mesi fa la richiesta di rinvio a giudizio. Non c’è al momento alcuna condanna e per il sindaco di Gaeta “la mera contestazione del reato di lottizzazione abusiva in sede penale non può dar corso, di per sé, alla confisca del bene oggetto di giudizio, ancorchè quale sanzione amministrativa”.

Lo spirito di questa lettera di Leccese è chiaro nei confronti dei consiglieri Scinicariello, Mitrano e D’Amante: non provatemi ad inviare alcuna diffida, come quella fuoriluogo al presidente del consiglio Speringo, perché vi ho già illustrato il pensiero del capo dell’amministrazione comunale e, sul piano politico, della maggioranza consiliare.

Il sindaco Leccese, a due mesi esatti dall’approvazione all’unanimità della mozione presentata dal centro sinistra, conclude affermando che la delibera consiliare del 4 maggio scorso era ed è (al momento) un libro dei sogni perché il dispositivo, cosi come emendato ed approvato all’unanimità – almeno questo lo ammette – non può che trovare seguito solamente al verificarsi delle fattispecie giuridiche e normative di cui sopra”

Insomma Cristian Leccese, sostituendosi de facto alla segretaria comunale (a cui scrive), pensava di aver liquidato la pratica che invece è tutt’altro che archiviata sulla scorta di pesanti prese di posizioni formulate nonostante la giornata estiva e festiva di domenica. Il più duro dei commenti è del il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello che, sempre più impegnato ad inseguire il verbo assoluto delle minoranze (anche di quelle più attive e funzionali anche all’esterno del consiglio comunale) e a provare l’orticaria con alcuni cronisti che da decenni (dai tempi della scuola elementare) non fanno più il dettato sic et sempliciter , accusa il sindaco di aver applicato con questa lettera il motto “prevenire è meglio che curare”, mettendo una pezza peggiore del buco. Non che ci aspettassimo di più… ma almeno non un autogol simile!”.

Scinicariello, davanti alla “smania interventista” di Cristian Leccese, annuncia di compiere “ulteriori passi dovuti” e nella sostanza replica così al sindaco di Gaeta: “D , ! Noi chiediamo l’avvio della procedura per l’acquisizione al patrimonio comunale dell’area. E come avemmo già modo di evidenziare mesi fa, ma è opportuno parlare più forte al sordo che non vuol sentire, è ò – deve- , ma solo se viene accertata la circostanza della lottizzazione abusiva. E’ proprio qui il vulnus… è (l’architetto Stefania Della Notte) , , , ? Infatti l’incarico andava dato ad un “dirigente terzo”! E vabbè, se il sindaco non ci arriva (o non ci vuole arrivare…), faremo uno disegnino. Ma non a lui.

Volano dunque gli stracci a Gaeta su questa materia e a gettare ulteriore benzina sul fuoco è l’ex sindaco Silvio D’Amnante che, rivolgendosi a Leccese, gli pone subito una domanda sui social: “Sindaco a chi tiri la volata? Peccato che nella lettera inviata anche al Prefetto Falco abbia fornito ‘personale interpretazione’ al deliberato di Consiglio Comunale. La mozione non chiede l’acquisizione ma chiede la valutazione per poter procedere… E questa valutazione tecnica può farla solo un dirigente che non si sia già espresso sull’argomento per il quale è indagato . Il Sindaco fa delle valutazioni che per ruolo non gli competono. Sembra un avviso …..per i …naviganti !”.

Che ci siano due opposizioni in questo momento a Gaeta lo confermano la presentazione nei giorni scorsi di un esposto querela presso il gruppo di Formia della Guardia di Finanza (di cui erano a conoscenza gli stessi consiglieri Scinicariello, D’Amante e Mitrano) dell’ex consigliere comunale Franco De Angelis contro proprio l’operato della dirigente Della Notte e la bordata che arriva dall’ex capogruppo Udc Giuseppe Matarazzo.

Accusa chiaramente Leccese dopo questa lettera di doppiopesismo: “Era vero prima Sindaco o è vero ora??..Perché ha cambiato idea, Sindaco ??..Perché diventare almeno moralmente inadempiente rispetto ad un chiaro indirizzo politico??.Ciò che hai scritto per giustificare il tuo non adempimento, che, secondo me, è omissione e/o abuso di ufficio, è fuori luogo..il suo dovere ma anche un obbligo è quello di incaricare un dirigente..è lui che dovrà verificare se sussistono i presupposti per l’acquisizione..non la tua persona!!Mi convinco come ho già detto in pubblico che resta un solo imperativo,essendo fino a prova contraria tutti persone oneste, confessare..!!”.

Al prossimo anno giubilare della…misericordia.

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