Formia / La processione di San Michele Arcangelo: tra fede religiosa, politica e “showmen” [VIDEO]

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FORMIA – La fenomenologia di una processione che, rispetto alle ultime 199 edizioni, è diventata ancor di più prigioniera e ostaggio della politica e del nuovo potere elettorale che si è instaurato. Che dovesse essere speciale domenica il pellegrinaggio della statua di San Michele Arcangelo nell’ambito del “Giubileo straordinario delle ali”, dalla chiesa parrocchiale dell’Annunziata di Maranola all’antichissimo eremo ricavato nella roccia ai piedi di Monte Altino, era un fatto risaputo ma, dopo anni, la sincera devozione di tantissimi maranolesi nei confronti di uno dei tre arcangeli celesti è passata in secondo piano rispetto al ruolo, eccessivo, invadente e fastidioso, della politica, di quella che conta a Formia ma anche a Gaeta.

Molti devoti, soprattutto tante persone anziane, non avrebbero immaginato che la loro religiosità genuina e la loro devozione per l’Arcangelo Michele venissero assecondate dalla nuovo corso della politica che non ha avuto pudore a trasformare un momento di fede in uno spot elettorale soprattutto per due amministrazioni comunali, quelle di Formia e Gaeta, legate al momento da un altro tipo di fede politica, quella per Forza Italia.

A fare il resto , poi, sono stati i telefonini e i social, soprattutto quelli veicolati dai giovani. E’ stato un momento cult, quasi irripetibile, quando il sindaco di Formia Gianluca Taddeo ed il neo consigliere regionale Cosimino Mitrano, entrambi – come detto – di Forza Italia, hanno sfidato la prima calura estiva e la stanchezza per farsi immortalare, davanti a tanti i-phone e cellulari, in qualità di portatori della statua di San Michele Arcangelo.

Nessuna norma lo vietava (per carità) ma questo gesto per molti è stato indigesto perché la politica, complice anche le gerarchie ecclesiastiche, periferiche e centrali, non è rimasta al suo posto. Il comune di Formia ha approfittato dello storico evento religioso per inaugurare il sentiero religioso naturalistico che collega il rifugio di Pornito alla cima del Redentore.

Era chiuso per effetto delle conseguenze derivanti dall’ondata di maltempo del 29 settembre scorso. Il Comune di Formia ha provato a metterlo in sicurezza ma i suoi sforzi si sono moltiplicati, coinvolgendo provvidenzialmente sul piano finanziario la XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci e l’omonimo parco regionale, solo dopo che in alcune omelie il parroco di Maranola, il gaetano don Gennaro Petruccelli, aveva alzato la voce nei confronti del mondo istituzionale locale.

“Se il sentiero non sarà ripristinato e soprattutto non saranno garantiti gli elementi minimi di sicurezza – aveva detto lo scorso inverno il sacerdote – la processione il prossimo giugno non potrà svolgersi”. E quando don Gennaro ha deciso di alzare la voce sapeva che qualche effetto l’avrebbe portato a casa: grazie a lui la comunità di Maranola da alcuni ha cambiato radicalmente pelle, sul piano elettorale. La frazione più popolosa di Formia ha smesso, complice anche la prematura scomparsa del Senatore ed ex sindaco Michele Forte, di essere l’inespugnabile roccaforte dell’Udc prima e della Lega poi. Nel vasto territorio di Maranola e delle vicine frazioni di Trivio e Castellonorato vive un quarto dell’elettorato dell’intera città di Formia

Il gaetano don Petruccelli ha dimostrato il suo appeal elettorale in almeno tre recenti circostanze: le amministrative dell’autunno 2021, le politiche del 25 settembre 2022 e le elezioni regionali del 13 e 14 febbraio scorsi. E, ironia della sorte, i beneficiari del primo e terzo evento elettorale, Gianluca Taddeo e Cosimino Mitrano, sfidando le leggi (non scritte) del galateo istituzionale, erano lì domenica, ai 1272 metri sul livello del mare per “portare” e – chissà – ringraziare San Michele.  L’ex sindaco di Gaeta e attuale consigliere regionale di Forza Italia tra i tanti pregi che ha è quello di mantenere fedele alle promesse che fa.

Appena conquistato uno scranno nella nuova assemblea della Pisana, aveva annunciato lo scorso febbraio che avrebbe partecipato al pellegrinaggio in onore per San Michele. Domenica l’ha fatto con un look inappropriato – vestito elegante con mocassini e fortunatamente senza cravatta (almeno quella!) – e, percorrendo a suo rischio e pericolo la via Rotabile (la strada che collega l’ospedale Dono Svizzero al centro abitato di Maranola) ormai trasformata in una gruviera svizzera e, peggio, in una superfice lunare – Mitrano, neo presidente della commissione Infrastrutture alla Regione Lazio, ha deciso di partecipare a questo pellegrinaggio certamente non per devozione per San Michele (che fortunatamente può ancora arrivare come quella per i Santi Medici Cosma e Damiano ) ma per compiacersi con il parroco maranolese e gaetano come lui…

Il commento finale del consigliere regionale di Forza Italia è stato, come sempre, ecumenico rientrante in una logica elettorale d’espansione oltre Gaeta che non si è fermata (tutt’altro) con la scomparsa nei giorni scorsi di Silvio Berlusconi:“Non è facile descrivervi l’emozione che ho provato nel portare, per un tratto, la statua di San Michele Arcangelo nel Giubileo straordinario delle Ali – ha scritto Mitrano sui social – Insieme al Sindaco di Formia Gianluca Taddeo, abbiamo avuto l’onore di concludere il pellegrinaggio presso l’eremo di San Michele in occasione dell’evento storico-religioso giubilare conclusivo. Ringrazio, infine, chi mi ha permesso di vivere un’esperienza così forte, l’Arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Vari e il Parroco Don Gennaro Petruccelli, il Sindaco Taddeo, gli amici di Maranola e tutte le persone che mi hanno riservato una calorosa e sincera accoglienza”.

Don Gennaro Petruccelli è stato il vero mattatore uber alles. Tutti ai suoi piedi e l’ha dimostrato anche in un altro momento del pellegrinaggio tra l’imbarazzo (o almeno) di molti componenti del comitato organizzatore e dell’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari. San Michele, se avesse potuto, avrebbe azionato la sua spada affilata quando nell’eremo che lo ospiterà sino all’ultima domenica di settembre 2023 bisognava concludere in bellezza questo happening politico-elettorale (e un tantino religioso) con la foto ricordo da consegnare alle future generazioni tra 200 anni.

Si è fatto largo finalmente il fratello di don Gennaro Petruccelli, Simone, per l’intera processione ad affiancare il fratello maggiore per lenirgli il peso del ….breviario. Simone Petruccelli ha indossato la fascia tricolore che abitualmente il sindaco del Comune di Gaeta Cristian Leccese nella foto in cui campeggiavano l’Arcivescovo, l’onorevole Mitrano, il sindaco di Formia Taddeo ed un rappresentante del comune ciociaro di Vallecorsa, invitato al pellegrinaggio per via della comune devozione popolare per San Michele.

Ma Simone Petruccelli avrebbe potuto indossare la fascia del comune di Gaeta? Sicuramente sì perché ricopre l’incarico di assessore ai Lavori Pubblici, un ruolo che, osteggiato da settimane dalle minoranze di centro sinistra, ha un tutor di assoluto livello politico: Cosimino Mitrano. Ma che c’azzecca il comune di Gaeta – i cui patroni sono Erasmo e Marciano – con il pellegrinaggio di San Michele? Un componente del comitato, chiedendo di rimanere nell’anonimato, ha fatto outing al termine di una giornata frenetica: “L’assessore Petruccelli è sempre il fratello di don Gennaro. Potevamo dirgli di non stare in quella foto?”.

In un altro contesto politico elettorale diverso il compianto sindaco di Formia Michele Forte avrebbe evitato, per non alimentare facili ambiguità, di farsi immortalare con la statua che porta il suo nome su una spalla. Sabato ricorre la festività patronale di San Giovanni: il sindaco Taddeo e l’Onorevole Mitrano saranno di nuovo “portatori” ma in un altro contesto sociale e culturale? Per non creare disparità ed ingiustizie dovranno ripetere quel gesto perché, in caso di rifiuto, il dispiacere di un popolo devozionale potrebbe trasformarsi in un boomerang elettorale.

Sabato mattina, il consigliere regionale Mitrano ci sarà alla processione di San Giovanni? Se il sindaco di Formia fosse stato ancora Michele Forte avrebbe dato mandato di alzare il ponte levatoio sul torrente Pontone e di infestarlo di coccodrilli inferociti. Se…