Mercati ambulanti, finanziati nuovi look a diversi Comuni delle province di Latina e Frosinone

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Grazie ad un’innovativa progettualità promossa dall’Ana (associazione nazionale ambulanti)-Ugl la direzione per lo sviluppo economico, attività produttive e la ricerca della Regione Lazio, attraverso un’analitica determina dirigenziale, la numero G07688, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, ha accolto 12 richieste di finanziamento presentate da altrettanti per la riqualificazione dei rispettivi mercati. Si tratta di quello di Largo Genova ad Ardea (concesso un finanziamento di 200mila euro), per la riqualificazione igienico sanitaria e per la realizzazione di attrezzatture ed impianti per le aree mercati di piazza Miranda e piazza Nicholas Green di Cassino (200mila euro), per l’adeguamento e riqualificazione del mercato di Ciampino (200 mila euro), di quello della frazione di Giulianello a Cori (199 mila euro), di via Mola Santa Maria a Fondi (200 mila euro), di quello di Fonte Nuova in località Tor Lupara a Roma (199 mila euro), per la riqualificazione, promozione e valorizzazione del mercato del sabato in Largo Paone a Formia (200 mila euro), per la riqualificazione ed organizzazione delle aree comuni destinate alla vendita all’interno dell’area mercatale di Gaeta (99mila euro), per la riqualificazione del mercato in zona R6 a Latina (200mila euro), per la qualificazione dell’area mercatale di località Grunuovo a Santi Cosma e Damiano (200mila euro), per quella del mercato del giovedì di San Giorgio a Liri (187mila euro) e, inoltre, per il rilancio del mercato nel centro urbano di Rignano Flaminio (200mila euro)

Si tratta di finanziamenti a fondo perduto per un importo complessivo di due milioni e 651mila euro con i quali “non solo si miglioreranno le aree dei mercati – tiene a sottolineare il segretario nazionale dell’Ana Ugl Marrigo Rosato – ma si realizzeranno nuovi servizi igienici, si adegueranno alle misure igienico-sanitarie, si metteranno in sicurezza con i defribillatori, si istalleranno panchine e fontane, si illumineranno con sistemi di autoalimentazione a basso consumo energetico, si istalleranno centraline per la ricariche elettriche ed altro. Inoltre ogni area mercato sarà munita di un’insegna al proprio ingresso facendola così diventare un luogo riconoscibile e non più semplice slargo, via o piazza in cui vengono collocate le tradizionali bancarelle”.

La riqualificazione dei 12 mercati deliberata dalla Regione e richiesta dall’Ana Ugl si aggiunge a quella di ulteriori sei mercati già finanziati con il primo bando, presentati dai Comuni di Aquino, Cori, Fondi (Mercato coperto di Via Gioberti), Formia, Frosinone e Gaeta che sono stati inseriti nel circuito denominato “I mercati dei borghi” per il quali è stato già realizzato un apposito portale (www.ilmercatodeiborghi.it) ed un’App con la quale si potrà prenotare la spesa da casa e ritirarla direttamente al mercato. “Le aree di mercato cambiano volto e diventano così luoghi più accoglienti e dove gli ambulanti – aggiunge Rosato – potranno svolgere la loro attività con nuovi servizi per i consumatori e godranno di una forte campagna di promozione e di marketing che si sviluppa nella intera Regione Lazio coinvolgendo radio nazionali e locali, tv, social network, quotidiani stampati ed on-line”

Nella determina della direzione regionale attività Produttive campeggiano i finanziamenti per la riqualificazione di altre aree mercati dei comuni delle province di Latina e Frosinone e, più precisamente, di quelli Cisterna di Latina (200 mila euro), Torrice (199mila euro), Sezze (200mila euro), Spigno Saturnia (200mila euro), Falvaterra (49.900 euro), Ponza (199mila euro), Cervaro (195mila euro), Sermoneta (200mila euro), S.Elia Fiumerapido (137mila euro), Lenola (200 mila euro) e San Donato Val Comino (200mila euro). La Regione ha dichiarato, a sorpresa, non ammissibile di finanziamento il progetto che, presentato dal comune di Sora per un importo di 199mila euro, è risultato carente in ordine alla mancata indicazione del Responsabile unico del procedimento e soprattutto per l’incompletezza delle autocertificazioni. Capita.