Cassino / Omicidio Yirel Natividad Pena Santana, i primi risultati dell’autopsia

Cassino Cronaca

È durata circa tre ore l’autopsia sul corpo di Yirel Natividad Pena Santana, la 34enne dominicana trovata cadavere sabato mattina nell’appartamento in cui abitava da poche settimane al secondo piano di via Pascoli 104 a Cassino. L’atteso esame è stato effettuato, presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dal dottor Fabio De Giorgio, il dirigente del dipartimento Medicina Legale del Gemelli di Roma nominato dal magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo.

L’autopsia ha confermato molte delle impressioni avute dal medico durante la prima ispezione cadaverica: l’assassino ha avuto una colluttazione con la sua vittima, l’ha picchiata ed ha tentato di strangolarla, poi l’ha colpita con un coltello da cucina. Una dozzina sono state le ferite rinvenute sul corpo, molte delle quali sul viso, quattro o cinque i colpi potenzialmente mortali tra cui quello che ha centrato la gola andando in profondità e determinando il decesso per dissanguamento.

Se il consulente di fiducia della Procura consegnerà le sue risultanze medico legali entro trenta giorni, lo stesso esame medico legale era stato preceduto dal riconoscimento del cadavere: l’aveva fatto la mamma della vittima, Lucia Martinez Santana, arrivata da Genova accompagnata da due amiche. Alla polizia ha detto che sabato mattina la figlia l’avrebbe dovuta raggiungere in Liguria per festeggiare con lei ed i tre figli la Festa della Mamma. “Chi ha fatto questo a mia figlia deve rimanere in carcere a vita” ha detto la donna, assistita dall‘avvocato Marco Rossini di Cassino. Per il delitto nella tarda serata di domenica la Squadra Mobile di Frosinone e gli investigatori del Commissariato di Cassino avevano arrestato il 26enne Sandro Di Carlo. Sono arrivati a lui grazie ad un’impronta intrisa di sangue lasciata su una parete accanto al cadavere.