Formia / Dimissioni assessore Avallone (Attività produttive), i retroscena: i silenzi e i nuovi nomi…

Attualità Formia

FORMIA – Un solo motivo d’ordine: il silenzio perché la nottata, prevista, dovrà pur passare. E’ l’imperativo d’obbligo che si è imposta nelle ultime ore la maggioranza di centro destra al comune di Formia a poche dalle dimissioni – nell’aria da tempo anche se non scontate completamente – dell’assessore al Suap e al commercio Chiara Avallone. Il sindaco Gianluca Taddeo non ha voluto drammatizzare più del lecito questo imprevisto e tantomeno sottovalutarlo dal momento che il fuoco covava da tempo sotto la cenere nei rapporti tra l’assessora dimissionaria ed il capo dell’amministrazione Forza Italia-Fratelli d’Italia. La stessa legale originaria di Gaeta ha voluto mantenere un profilo basso e, confermando ai cronisti la presentazione di una lettera di un rigo e mezzo, ha specificato, dopo aver rinunciato a rilasciare dichiarazioni ufficiali, di essere andata via dal comune di Formia “dicendo a Gianluca quello che doveva dirgli da tempo”.

Insomma il chiarimento, se c’è stato, ha avuto una natura fugace ma l’avvocato Avallone da tempo è stanca, fors’anche delusa, di essere isolata rispetto a diverse scelte decisionali che avrebbero riguardato anche il suo settore di competenza. Nel comune di Formia è un andirivieni di dirigenti politici che con l’amministrazione comunale non hanno nulla a che fare, gli stessi che hanno creato un corto circuito all’interno della maggioranza al punto che l’assessore Avallone, responsabiliazato e finanche criticata oltremodo, ha deciso elegantemente di andare via senza offrire una ragione politica. E‘ probabile che il sindaco Taddeo, che ha l’interim di due deleghe pesantissime come l’urbanistica ed il personale, avochi a se anche quelle dell’avvocato Avallone, costretta in mattinata a trattenere le lacrime quando si è congedata dalla sua ripartizione.

Le dimissioni dell’ormai ex assessore al commercio potrebbero essere oggetto di un’urgente riunione di maggioranza chiamata a definire il da farsi. Se è matematicamente impossibile che all’avvocato Avallone venga chiesto di ripensarci, le soluzioni sul tappeto a quel punto sarebbero due. La prima: il sindaco Taddeo cristallizzerebbe l’intera situazione in attesa di tempi migliori avocando le deleghe dell’avvocato Avallone. La seconda: il via ad un mini rimpasto di Giunta (comprensiva delle deleghe) ad un anno e mezzo soltanto dall’inizio della consiliatura. L’ipotesi è suggestiva e tutt’altro che irrealistica: se l’avvocato Avallone sinora rappresentava in Giunta la lista civica che porta il nome del sindaco di Formia (Taddeo per Formia), potrebbe verificarsi che alla prima degli eletti alle amministrative del 3 e 4 ottobre 2021, l‘attuale presidente della commissione Urbanistica Tania Forte, venga chiesto il sacrificio di sedere in Giunta con la (preferita) delega all’urbanistica e pianificazione o, in subordine, con le quelle sinora rivestite dall’avvocato di Gaeta.

Se così fosse, il consigliere Tania Forte sarebbe costretto a dimettersi da consigliere e al resto del gruppo consiliare di “Taddeo per Formia” (Giuseppe Antigiovanni, Luigi Rossi,Valentina Di Russo e Luigi Scarpellino) si affiancherebbe il primo dei non eletti che, al momento, con 178 preferenze, è….proprio l’assessore dimissionario Chiara Avallone. Tutto deve sempre tornare. O almeno.