Gaeta / Porto Marina di Gaeta, intervista al presidente Damiano Magliozzi

Economia Gaeta Politica

GAETA -“Un imprenditore lungimirante è abituato a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno,se facesse il contrario, dovrebbe cambiare mestiere ma noi, attraverso questo progetto, vogliamo essere attori protagonisti per garantire a Gaeta, alla nostra città, un ulteriore sviluppo economico ,sociale, mi perdoni, anche sostenibile sul piano ambientale”. Il poliedrico imprenditore del settore ittico ora si dichiara “pronto ad assumere un impegno verso la città orientato al suo miglioramento ed al suo benessere. Il mio progetto risponde ad urgenze economiche ,territoriali e non da ultimo ad esigenze occupazionali nella prospettiva di valorizzare e salvaguardare la nostra area costiera”.

Magliozzi ha deciso di parlare ad una settimana esatta dalla decisione del consiglio comunale di approvare le osservazioni che, presentata ai sensi della legge Burlando, dovrebbe accelerare non poco l’iter tecnico ed amministrativo per il rilascio della concessione demaniale a “Marina di Gaeta” per la costruzione di un avveniristico porto turistico davanti il centro abitato del quartiere Calegna-La Pjaia. Dal 5 maggio 1998 Magliozzi è il presidente essendo il socio di maggioranza relativo grazie alla controllata “Giuma srl”. L’imprenditore non lo dice chiaramente ma ha apprezzato il tenore di alcune anticipazioni della dirigente del settore “Riqualificazione Urbana” del comune di Gaeta, l’architetto Stefania Della Notte, in base alle quali la prossima settimana sarà convocata dal comune la conferenza di servizi per l’emissione dei pareri di competenza finalizzato poi al rilascio della concessione da parte dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale successivamente ad un accordo di programma con la Regione Lazio ed il Comune di Gaeta.

Presidente Magliozzi, mi scusi, però. Lei dovrebbe essere un po’ arrabbiato. Il progetto di“Marina di Gaeta” è stato approvato dal consiglio comunale in variante al Prg il 29 luglio 2019 e solo dopo un anno e mezzo si avvia l’iter per la presentazione delle osservazioni che soltanto la scorsa settimana sono state recepite ‘parzialmente’. Non mi dica che è colpa del Covid…

“Il 5 maggio scorso ’Marina di Gaeta’ ha compiuto i primi 25 anni di vita. Se dovessi essere arrabbiato per un’attesa che dura da un quarto di secolo avrei io e gli altri amici soci mollato tutto da tempo.Ma con tenacia e perseveranza ci abbiamo creduto ed oggi ne vediamo con grande
soddisfazione i risultati. In un ottica positiva mi rendo conto della complessità del progetto sul  piano urbanistico e sociale. Il porto turistico sarà davvero il ‘quid’ per realizzare la crescita e la trasformazione di questa città alla quale hanno creduto tre persone in particolare, l’ex sindaco e ora consigliere regionale Cosimino Mitrano, l’attuale primo cittadino Cristian Leccese ed il Senatore Claudio Fazzone ,i quali hanno condiviso e sostenuto tale progetto.

E’ davvero ottimista?

“Questa macchina procedurale non può e non deve fermarsi,dopo la convocazione della conferenza di servizio l’iter dovrà concludersi entro 45 giorni. Voglio ammettere che poi ci sarà l’estate ma contiamo di avere la concessione subito dopo o, al massimo, entro la fine dell’anno”.

Presidente, non corra. Forse dimentica che agli atti c’è un parere contrario all’opera da parte della Capitaneria di porto. Evidenzia un’inammissibilità del progetto con una commistione tra la portualità turistica, commerciale e la cantieristica. Mi corregga…

“Questo era vero sino alla prima parte della conferenza di servizio. I nostri tecnici e legali ci dicono che l’approvazione delle osservazioni hanno superato il contenuto del parere della Capitaneria di porto. Ma noi siamo qui e siamo di Gaeta: non scappiamo. La conferenza di servizio è il luogo più adatto per perfezionare l’intera procedura c’è la volontà di dialogare con le istituzioni nell’interesse di Gaeta e del Golfo.

E se le dovessero chiedere di apportare accorgimenti al progetto… 

“Guardi la Regione ci ha chiesto di tagliare i posti barca da 900 a 399 nell’ambito del piano regolatore portuale regionale e non abbiamo posto alcun ostacolo. Il progetto di“Marina di Gaeta” è soltanto migliorabile anche laddove ci chiedessero di perfezionare il rapporto tra l’opera e la città. Non abbiamo intenzione di lavorare in concorrenza, sul piano commerciale, con il quartiere di Calegna ma noi immaginiamo un unicum nell’interesse dell’intera città”.

Mi faccia due previsioni: i tempi di realizzazione e quanti posti di lavoro pensate di realizzare?

“Tenendo conto che l’opera è importante la realizzazione del progetto potrebbe concretizzarsi in tempi non troppo lunghi grazie alle innovazioni tecnologiche.  Nel rispetto del nostro business plan contiamo di creare numerosi posti di lavoro, volti a soddisfare una urgente richiesta occupazionale dei nostri giovani”.

Presidente Magliozzi, qualcuno l’accusa di fare i conti senza l’oste nella misura in cui la soluzione progettuale prevede la delocalizzazione dei cantieri navali nello specchio di mare occupabile dalla vostra opera. Come la mettiamo?

“Il piano Frattasi già nel 2007 prevedeva il loro spostamento che non aveva e non deve avere un carattere punitivo. La proposta dell’allora commissario Prefettizio mirava alla loro riqualificazione che può avvenire disciplinando la fruibilità di queste attività storiche per l’immagine di Gaeta. A tal riguardo l’Autorità di sistema può svolgere un ruolo importantissimo con il presidente Pino Musolino con il quale la sinergia è ottimale e spero che continui in questa fase strategica”.

Magliozzi, vi si accusa di voler realizzare un dipinto stupendo da sistemare all’interno di una cornice da quattro soldi. Mi riferisco alla viabilità e alla mobilità rimasta a quella della seconda metà degli anni cinquanta. Come la mettiamo?

“Il porto “Marina di Gaeta” con gli importanti investimenti previsti sarà da pungolo per l’intera politica regionale ad efficientare e ammodernare il sistema infrastrutturale e viario di Gaeta e non solo; rispondendo così alle difficoltà di viabilità e sicurezza con lo scopo di migliorare la circolazione”.

Presidente Magliozzi, ma sia sincero? Con quali risorse sarà realizzata questa Marina? E’ vero, come sostiene il sindaco Leccese, che voi siete travolti da email di incontri, una delle quali sarbbe arrivata dal nuovo assetto societario che ha preso il posto a livello mondiale della Salini Impregilo spa.

“Il porto turistico di Gaeta interessa a tanti players del settore e le dico che quelli italiani sono minoritari. Ometto il nome delle banche che vogliono sostenerci ma un’anticipazione la faccio: due fondi finanziari, americano e svizzero, sono pronti ad investire a Gaeta. Dovranno essere persone serie, affidabili e soprattutto trasparenti. Poiché ce lo sta chiedendo la città di cui facciamo parte da sempre non possiamo permetterci di aprire le porte al primo che bussa. Lo stanno facendo da anni ma vogliamo continuare a rimanere sordi sotto questo profilo”.

Presidente, lei, per il lavoro che svolge, intrattiene buoni rapporti con le minoranze ma dopo il loro voto contrario alle osservazioni presentate (alcune) da alcuni consiglieri è rimasto un po’ deluso. E’ vero?

“Premettiamo che ognuno svolge il proprio ruolo, le minoranze hanno votato seguendo vecchi ideali politici, che non sono contrari allo sviluppo della città ma solo prudenti. Auspico che anche loro riusciranno a cogliere l’opportunità di questo progetto”.