Formia / Festa della Liberazione: omaggio a Foa, saluto a Gramsci e le celebrazioni ufficiali dell’Amministrazione

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FORMIA – Tante e diverse sono state le iniziative organizzate a Formia in occasione del giorno della festa della Liberazione dall’occupazione nazi fascista. Una in particolare ha registrato la partecipazione che meritava. Si è svolta nel cimitero di Castagneto dove da 15 anni sono state sistemate le ceneri di Vittorio Foa, uno dei padri dell’Italia Repubblicana che, torinese di nascita ed ebreo di religione, ha deciso di vivere e morire a Formia all’età di 98 anni. A commemorare l’antifascista, il partigiano, il deputato della Costituente ed Cittadino di Formia Vittorio Foa è stato un gruppo di cittadini comuni guidato da uno dei figli del partigiano torinese, Anna. A sposare in seconde nozze Vittorio Foa con Sesa Tatò – scomparsa nel 2021 all’età di 95 anni (anche le sue ceneri sono state sistemate insieme a quelle del marito nel cimitero di Castagneto) fu l’allora sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Insieme alla moglie, l’attuale capogruppo consiliare di “Guardare Oltre”, Imma Arnone, ha deciso di promuovere questo sentitissimo momento di riflessione: “Il 25 Aprile richiama la necessità di non dimenticare – hanno detto – la lotta contro gli orrori della guerra, delle oppressioni e delle aggressioni…per rimotivare i valori della resistenza nella vita di ogni giorno, valori della solidarietà, della tolleranza, della libertà , della non aggressione verso gli altri”.

L’opera e la figura di Vittorio Foa è stata rilanciata niente meno che dall’ultimo segretario nazionale del Movimento sociale, fondatore di Alleanza Nazionale ed ex presidente della Camera Giafranco Fini. Intervistato da Lucia Annunziata domenica su Rai Tre, l’ex laeader di An ha ricordato una celebre frase detta da Foa al Senatore del Movimento sociale Giorgio Pisanò che dopo la caduta del fascimo aveva aderito alla Repubblica sociale prima come volontario nella X Mas poi al comando delle Brigate Nere. “Se aveste vinto voi – disse Foa a Pisanò secondo il racconto di Gianfranco Fini – Noi saremmo tutti a marcire in carcere. Abbiamo vinto noi e tu siedi in Parlamento”.

Un altro pezzo della sinistra cittadina – il Partito Democratico di Formia, con la collaborazione del Movimento Federalista Europeo, con l’iniziativa “Lotta alla Liberazione. Dai confini e da Ventotene la rinascita dell’Europa”!, aveva festeggiato il suo 25 aprile in anticipo incontrando venerdì scorso presso la Sala Ribaud Mario Leone, direttore dell’istituto Altiero Spinelli e autore del libro “La mia solitaria fierezza” e Anna Foa, storica e scrittrice, autrice del libro “Andare per i Luoghi di Confino” – si è dato appuntamento presso il parco “Gramsci” nel quartiere di San Giulio.

Davanti alla scultura che ricorda il filosofo ed uno dei fondatori del Pci Antonio Gramsci c’erano alcuni militanti ex Rifondazione Comunista, ora tornati sotto il vessillo del ricostituito partito Comunista italiano. Tra questi gli ex consiglieri comunali Marcello Zennaro e Delio Fantasia, quest’ultimo tornato ad alzare il pugno chiuso dopo la deludente stagione politica trascorsa nel Movimento Cinque Stelle.

In quelle stesse ore si svolgevano le iniziative ufficiali dell’amministrazione comunale di Formia. Il sindaco Gianluca Taddeo ed il suo vice (di Fratelli d’Italia) Giovanni Valerio avevano iniziato la loro giornata deponendo una corona d’alloro davanti ai Monumenti ai caduti nelle frazioni di Maranola, Trivio (dove sono state ricordate le vittime innocenti dell’eccidio in località “Costarella) e Castellonorato e nell’area mercato di via Olivastro Spaventola dove una carlinga di un areo ricorda i caduti dell’aeronautica militare. Il clou si è svolto, poi, in centro: prima una Messa di suffragio presso la chiesa della Madonna del Carmine e, poi, dopo un corteo nella centralissima via Vitruvio, la deposizione di una corona d’alloro alle vittime di tutte le guerre davanti al Monumento ai caduti di piazza Vittoria.

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