Formia

Formia / Consiglio comunale: ore di discussione, tra attacchi verbali, approvazione Dup e astensioni

FORMIA- La “Futuro (Formia) Rifiuti zero” continuerà a gestire il ciclo dei rifiuti in città almeno per i prossimi quattro anni. Lo ha annunciato l’assessore all’ambiente e ai lavori Pubblici del comune Eleonora Zangrillo nel corso del consiglio comunale di lunedì che, il primo del… 2023, si è svolto grazie alla raccolta delle firme promossa dalle minoranze su gran parte dell’agenda consiliare affrontata.

A rinnovare l’affidamento “in house” alla stessa Frz è stata la Giunta prorogando l’accordo attuativo del 2016. Era quello che volevano sentirsi dire le minoranze che, a fronte dell’annuncio dell’assessore Zangrillo al termine di una polemica illustrazione e approvazione del Dup, il documento unico di programmazione, si sono divise. E non è stata una differenziazione di poco conto sul piano politico: se l’indipendente Francesco Di Nitto (da oltre un anno parte della maggioranza) ha votato a favore con la coalizione Forza Italia-Fratelli d’Italia, due dei tre consiglieri comunali della Lega presenti in aula, l’ex candidato a sindaco Amato La Mura e Nicola Riccardelli, si sono astenuti.

L’hanno fatto tra l’incredulità degli altri consiglieri comunali d’opposizione che hanno votato contro: l’ex sindaco Paola Villa, Imma Arnone (Guardare Oltre) e Alessandro Carta (Pd). Questo voto non è politicamente insignificante per i futuri equilibri nel consiglio comunale di Formia. Le astensioni dei consiglieri La Mura e Riccardelli sull’atto propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione potrebbero accorciare le distanze, dopo il deludente voto regionale del 12 e 13 febbraio, nei rapporti tra i tre alleati principali del centro destra ufficiale, Lega da una parte e Fdi e Forza Italia dall’altra? Se la fuoriuscita dalla Lega Caterina Merenna in sede di votazione ha avuto (collegata in remoto) l’ennesimo ed improvviso problema tecnico, l’astensione di La Mura e Riccardelli (in aula mancava il capogruppo della Lega Antonio Di Rocco) potrà avere un carattere episodico o politico nel prossimo consiglio quando approderanno in aula il rendiconto dell’esercizio 2022 ed il bilancio di previsione 2023.

Che i tempi siano celeri l’ha ribadito l’attento assessore al bilancio e programmazione della Giunta Taddeo, Francesco Traversi, che, illustrando il documento unico di programmazione, ha annunciato come la Giunta nella seduta di lunedì abbia licenziato il rendiconto 2022. Il comune sarà diffidato ora dal Prefetto di Latina Falco a licenziarlo entro il 20 maggio (grazie alla proroga di venti giorni che sarà concessa a causa della mancata approvazione al 30 aprile ) e non è escluso che il rendiconto ed il previsionale (dopo le sollecitazioni dell’Anci il termine del 30 aprile è stato prorogato al 31 maggio prossimo) caratterizzino la prossima seduta consiliare quando sarà fatta chiarezza nei rapporti politici tra i tre principali alleati del centro destra. In effetti negli interventi dei consiglieri La Mura e Riccardelli sono stati più soft del passato e quando c’è stato qualche screzio verbale tra la Mura e l’assessore alla cultura Fabio Papa è dovuto intervenire il presidente d’aula Pasquale Cardillo Cupo a richiamare all’ordine l’assessore di riferimento.

Se l’aumento dell’avanzo di amministrazione del comune di Formia è stato l’argomento di un complimento fatto dal consigliere La Mura all’intera Giunta Taddeo, più realista è sembrato l’intervento del collega Riccardelli: “Così come è stato concepito il Dup rischia di diventare l’ennesimo libro dei sogni per questa città ma se venisse anche parzialmente concretizzato saremmo un po’ tutti più contenti. Ma c’è bisogno di rilanciare l’operatività della macchina amministrativa che tra abbandoni e rinunce da parte di chi avrebbe dovuto guidarla non promette nulla di buono”.

Su questo punto è stato più determinata e battagliera il capogruppo di “Guardare Oltre” Imma Arnone, protagonista di aspri duelli verbali con il sindaco Taddeo e con l’amministratore unico della Futuro Rifiuti Zero Raffaele Rizzo della cui nomina ha rinnovato i suoi dubbi dopo la decisione del suo predecessore, Raphael Rossi, di non confermalo come direttore tecnico a conclusione dell’anno di prova. Imma Arnone ha polemizzato anche con la stessa segretaria generale e responsabile dell’anti corruzione Marina Saccoccia. E’ arrivata a sindacare la legittimità della nomina di Rizzo perché a quell’assemblea dei soci erano presenti consiglieri comunali di maggioranza ed l’onnipresente indipendente Di Nitto “che non avevano titolo per esserci quando noi dell’opposizione non siamo neanche stati invitati”.

Il Dup 2023 naturalmente è stato illustrato, ciascuno di suo competeneza, dagli assessori Zangrillo (Lavori Pubblici, Sport e Ambiente), Nervino (Servizi sociali), Avallone (attività produttive ), Traversi (bilancio (bilancio) e dal vice sindaco Giovanni Valerio (turismo). “Non sarei così entusiasta dopo aver annunciato l’affissione delle bacheche che traducono in italiano il contenuto delle epigrafi romane che da sempre si trovano davanti il palazzo municipale – ha tuonato Imma Arnone – Dalla lettura non ho sentito una parola e tantomeno l’investimento relativo per la riapertura dell’auditorium Vittorio Foa, del teatro Remigio Paone, per il recupero del cisternone di piazza Santa Teresa o per il rilancio del criptoportici sottostanti piazza Vittoria”.

L’altro argomento, sollecitato dalla minoranze con la richiesta del consiglio comunale dopo quattro mesi, che ha vivacizzato la seduta nella sua parte conclusiva è stato il personale. Il capogruppo Imma Arnone ha censurato le difficoltà della Giunta ad “ingaggiare” i dirigenti (anche a tempo determinato), i “tempi biblici” a svolgere importanti prove concorsuali), a gestire gli addii di alcuni responsabili di settore, la decisione “punitiva” di inquadrare la Polizia Municipale sotto l’egida di altre ripartizioni (una scelta che continua ad essere osteggiata da importanti sentenze dei Tar di Puglia e Abruzzo), di esiliare al solo settore Affari generali l’ex comandante della Polizia Locale Rosanna Picano, le difficoltà a contrattualizzare il vincitore (l’architetto Giuseppe Viscogliosi) della selezione a tempo determinato per la guida del settori Pubblici e, ultimo problema in ordine di tempo, la proclamazione dello stato di agitazione da parte delle Rsu interne.

Alle continue bordate della dottoressa Arnone non si è fatta attendere la timida replica del sindaco Taddeo che ha esordito commentando il ventilato sciopero annunciato dai dipendenti (è stata convocata un’assemblea per il 2 maggio) la scorsa settimana: “Se dovessero attuarlo, non lo faranno contro di me. I sindacati contestano le griglie di valutazione approvate dalla Giunta nel 2019. All’epoca in questo posto – ha dichiarato Taddeo rivolgendo lo sguardo nei confronti dell’ex sindaco Paola Villa – c’era seduto qualcun altro. Sulla gestione dei dirigenti non ho voluto punire nessuno – ha aggiunto – ho soltanto applicato una norma di legge che prevede la loro rotazione”.

Taddeo ha provato a fare il punto sulla varie selezioni concorsuali indette. Quando non è riuscito nel suo intento ha chiesto l’aiuto alla dirigente del Personale del C omune Tiziana Livornese che ha platealmente smentito il primo cittadino sulla nomina del dirigente della selezione per la guida del settore Lavori Pubblici Giuseppe Viscogliosi. Per il sindaco Taddeo “la firma del contratto ci sarà giovedì’ pomeriggio. Se venite – si è rivolto ai consiglieri di opposizione presenti – ve lo presenterò”. E invece le carte non sono ancora a posto. “Continuano le verifiche” si è limitata a dire la dottoressa Livornese riferendosi alla circostanza secondo la quale il titolo di laurea del professionista di Arpino non è lo stesso e, peggio, non è equipollente a quelli previsti dal bando….Cosa succederà? Facile, Viscogliosi arriverà a lavorare al comune di Formia ma non subito.

Se ne parlerà forse dalla seconda metà di maggio quando Arpino avrà il nuovo sindaco dopo le elezioni amministrative del 14 e 15 maggio. Viscogliosi farà il dirigente del comune di Formia ma a scavalco alcune ore soltanto la settimana? Probabilmente pensavo a questo il sindaco Taddeo che sugli abbandoni dei dirigenti Caramanica e Di Russo è stato chiaro: “Se nel frattempo hanno partecipato ad alcuni concorsi presso enti più importanti del nostro (l’Ater di Latina ed il comune metropolitano di Napoli) e si sono imposti che posso farci io? Il potere di trattenere le persone ancora non ce l’ho”.

Dopo quattro ore i titoli di coda sul consiglio comunale di Formia sono calati mestamente sulla querelle riguardante la delocalizzazione degli impianti di itticoltura e acquacoltura all’esterno di Punta Stendardo. Dal tavolo della Giunta (e nella confusione generale) è spuntata la proposta di chiamare in causa la Regione Lazio Lazio. I consiglieri Alessandro Carta e Paola Villa hanno rilanciato diversamente: “Qui bisogna soltanto chiedere al comune di Gaeta di rispettare la legge regionale del 2010 istitutiva dell’area sensibile. Del consigliere regionale di Forza Italia Mitrano non mi fido più – ha concluso l’ex sindaco Villa – ma del neo assessore regionale Elena Palazzo sì”. La professoressa di scienze ambientali prossima ad iscriversi a Fratelli d’Italia? Chi era ancora presente in quell’aula consiliare in disarmo… ha sorriso a 32 denti…

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